VOIGT, Moritz
Giurista, nato a Lipsia il 10 settembre 1826, ivi morto il 6 novembre 1905. Professore nell'università di Lipsia dal 1862, illustrò la storia del diritto romano con l'attività instancabile di una lunga vita, che diede anche opere vaste di alto valore.
Con l'opera che ha per titolo Die Lehre vom ius aequum et bonum und ius gentium der Römer (voll. 4, Lipsia 1856-75), con l'altra che ha per titolo Die XII Tafeln (voll. 2, ivi 1883), e con molteplici monografie, venne via via preparando la sua bella Römische Rechtsgeschichte (voll. 3, Lipsia e Stoccarda 1892-1903) che riassume e conchiude la sua vita di studioso. Altre opere: De causa hereditaria inter Claudios patricios et Marcellos acta, Lipsia 1853; Drei epigraphische Konstitutionen Kostantin des Grossen, ivi 1860; Über die condictiones ob causam, ivi 1862; Die lex Moenia de dote, Weimar 1866; Über die Geschichte des römischen Executionsrechts, in Berichte der kgl. sächs. Gesellschaft der Wissenschaften, Lipsia 1883, pp. 76-120; Über die leges Iuliae iudiciorum privatorum und publicorum, ivi 1893. Nel Handbuch der klass. Altertumsiwiss. di J. Müller pubblicò Die röm. Privataltertümer (2ª ed., Monaco 1893).