Scrittore austriaco (Dušnik, Boemia, 1821 - Vienna 1872). Votatosi assai presto agli ideali di libertà, lasciò una prima volta l'Austria nel 1844, per pubblicare a Lipsia le sue poesie di tendenza Kelch und Schwert (1845). Pubblicata la raccolta Neuere Geschichte (1847) e tornato a Vienna, fu tenuto per alcuni mesi prigioniero, finché, liberato in seguito agli eventi del marzo 1848, guidò a Praga il movimento liberale tedesco; eletto alla Dieta nazionale di Francoforte ne scrisse la satireggiante Reimchronik des Pfaffen Mauritius (1849). Lo stesso 1848 iniziò la sua nuova vita di profugo, scrivendo per la Kölnische Zeitung corrispondenze assai penetranti. Fu poi a Parigi (dal 1854), a Ginevra (dal 1860), a Stoccarda (dal 1863); tornò definitivamente in Austria solo nel 1868. La sua ineguale produzione poetica e narrativa risente solo in parte dei fermenti innovatori che animarono la sua azione politica. Scrisse romanzi (fra cui Der Krieg um den Wald, 1850), relazioni di viaggi (fra cui Tagebuch aus Languedoc und Provence, 2 voll., 1852), racconti (Schatten, 1851; Erzählungen eines Unsteten, 1858; Von Frühling zu Frühling, 1860; Novellen, 1863; Nach der Natur, 1866).