MORI (A. T., 24-25-26)
Cittadina della provincia di Trento, situata sulla destra dell'Adige, a 205 m. s. m., ai piedi del M. Biaena (1618 m.) sopra una piana soleggiata, coltivata intensivamente a viti, frutteti, gelsi, cereali e tabacco. Distrutta durante la guerra e ora risorta, si crede di origine romana, ma si trova ricordata solo nell'845. Dell'area comunale (kmq. 22,10), 774 ett. sono arativi, 23 ett. di vigneti (vino marzemino), 29 ett. di orti (asparagi), il resto di pascoli e boschi. Nel 1931 il comune contava 5527 ab. Nei pressi sono gl'impianti d'una fabbrica di pali in cemento centrifugato per condutture elettriche e una fabbrica per la produzione dell'alluminio della società "Montecatini". La stazione di Mori della ferrovia Verona-Trento, dalla quale dirama la tramvia per Arco e Riva, dista dal centro 3 km., 4 km. da Rovereto e 28 km. da Trento.