Economista (Görlitz, Slesia, 1902 - Princeton, New Jersey, 1977), naturalizzato statunitense nel 1944. Appartenne alla scuola austriaca e fu prof. nell'univ. di Vienna (1929-38) e direttore dell'Istituto austriaco di ricerche sui cicli economici (1935-38) e della Zeitschrift für Nationalökonomie (1929-38); emigrato nel 1938 negli USA ha da allora insegnato nell'univ. di Princeton (1939-70) e di New York (1970-77); è stato collaboratore del National bureau of economic research di New York ed esperto della Società delle Nazioni (1936-46). Orientato verso il positivismo logico della scuola di Chicago, ritenne l'economia una scienza empirica e in tale senso ne intraprese una revisione metodologica (Wirtschafts prognose, 1928; Grenzen der Wirtschaftspolitik, 1934, e i saggi pubblicati in Zeitschrift für Nationalökonomie, 1934, 1935, 1936); criticò l'applicazione del calcolo infinitesimale allo studio dei fenomeni economici e la teoria delle curve di domanda e propose di ricorrere invece a nuovi strumenti, elaborati in collab. col matematico J. von Neumann e esposti nell'opera Theory of games and economic behavior (1944, n. ed. 2004; trad. it. 1960 e 1969). Notevoli anche Economic stability and the postwar world (1945); On the accuracy of economic observations (1950, 2a ed. 1963; trad. it. 1952); International financial transactions and business cycles (1959); The question of national defence (1963); Spieltheorie und Wirtschaftswissenschaften (1963: raccolta di scritti); Predictability of stock market price (in collab. con C. W. J. Granger, 1970); Mathematical theory of expanding and contracting economies (in collab. con G. L. Thompson, 1976); la raccolta di Selected economic writings (1976).