MORGANTINA (XXIII, p. 849)
Sembra accertato che la città antica debba localizzarsi a Serra Orlando, circa 6 km a NE di Aidone (prov. di Enna), ove una missione archeologica dell'università di Princeton (E. Sjöqvist, R. Stillwell, K. Erim), attraverso numerose campagne di scavo (1955-64), ha chiarito le vicende di questo centro dal sec. 18° a.C. sino alla sua scomparsa, da collocarsi tra la fine dell'età repubblicana e gl'inizi del principato di Augusto.
La fase preistorica è da collegare con quella particolare civiltà che in Sicilia prende il nome di "Castelluccia". Determinante l'arrivo (11° secolo) di popolazioni portatrici della civiltà appenninica: si è veduto in questo la conferma della notizia di Strabone secondo cui la tribù dei Morgeti dal Bruzio sarebbe passata in Sicilia fondandovi una città che, dal proprio nome etnico, sarebbe stata denominata appunto Morgantina. L'arrivo di coloni greci, poco prima della metà del 6° secolo, determinò un nuovo habitat di cui si hanno tracce (cinta muraria dell'acropoli, tempietti, case con cortile): dopo la distruzione dovuta a Ducezio (459 a.C.), la città si riebbe solo a partire dall'età di Timoleonte (340 a.C.): i recenti scavi testimoniano soprattutto questa nuova, rigogliosa fase, che si potrebbe chiamare ellenistica. Si ebbe una nuova cinta muraria di oltre 6 km di sviluppo e la città ebbe un regolare piano urbanistico; sorsero i due templi di Demetra e Core. Tra la fine del 4° e gl'inizi del 3° secolo vennero realizzati, in massima parte, gli edifici dell'agorà: un ekklesiastèrion a forma di scalea poligonale, il teatro, due portici; poco più tardi sono il pritaneo, il ginnasio, un magazzino, altri templi e case.
Vedi tav. f. t.
Bibl.: E. Sjöqvist, nei rapporti preliminari pubblicati, a partire dal 1955, in American Journal of Arch. e in Fasti Archaeologici, inoltre in Enc. Arte Antica, VII (1966), p. 215-16 (Serra Orlando).