MORBIHAN (A. T., 32-33-34)
Dipartimento della Francia nord-occidentale (Bassa Bretagna), con una superficie di 7063 kmq.; confina con i dipartimenti di Finistère a O., Côtes-du-Nord a N., Ille-et-Vilaine a E., Loira Inferiore a SE., mentre a S. si affaccia all'Atlantico. Il territorio, interamente compreso nella penisola armoricana, è costituito da strati di rocce primarie (graniti, anfiboliti, micascisti) fortemente piegate che affiorano in fasce regolari e parallele. Da N., dove il rilievo raggiunge i 294 metri nelle Montagnes Noires, si abbassa gradatamente verso S. terminando sull'oceano conun'alta e frastagliata costa granitica nella quale i profondi estuarî dei principali corsi d'acqua formano numerose e sicure insenature; tra la penisola di Quibéron e quella di Ruis si apre l'ampio golfo di Morbihan in via di colmamento. La parte sud-occidentale del dipartimento invia le sue acque per mezzo dell'Oust e di altri affluenti, alla Vilaine, che forma per breve tratto il confine con il dipartimento della Loira Inferiore; nel rimanente numerosi, ma brevi corsi d'acqua (Blavet, Scorff, Etel) solcano il terreno e sboccano in mare con ampi estuarî, i maggiori dei quali possono essere risaliti per decine di km. Il clima oceanico temperato è umido e piovoso; vi predominano i venti di O. apportatori di piogge che vanno diminuendo da circa 1000 mm. in vicinanza della costa a 700 mm. man mano che ci si allontana dall'Atlantico. I boschi di querce, che un tempo coprivano il suolo e dei quali rimangono tracce qua e là, sono ora sostituiti dalla landa, che copre circa 1/6 dell'intera superficie, e dalle coltivazioni nelle regioni più fertili; l'agricoltura produce patate (più di 4 milioni di quintali l'anno), segala, mais e mele per il sidro; notevole è l'allevamento dei cavalli (51.000), dei suini (139.000) e dei bovini (382.000), in particolare delle mucche da latte. Nella regione costiera il clima più mite permette, nelle località riparate, la coltura di ortaggi primaticci che vengono anche esportati in Inghilterra. La pesca con le industrie a essa connesse e l'arruolamento nella marina mercantile e da guerra rappresentano da secoli le principali risorse degli abitanti della regione costiera. La pesca (in particolare quella del tonno e delle sardine) si esercita su larga scala, ed è praticata specialmente dai pescatori di Groix, Lorient e Auray. Dal mare si ricavano anche le alghe che servono alla concimazione dei terreni poco fertili dell'interno. Oltre all'industria del pesce in scatola, notevole importanza ha quella delle costruzioni navali. La popolazione, in aumento durante il sec. XIX (401.215 ab. nel 1801; 544.470 nel 1891), poi stazionaria, è ora in lieve diminuzione: essa contava 537.528 ab. nel 1931 (542.175 ab. nel 1926), con una densità di 76,4 abitanti per kmq., pari alla densità media della Francia. Capoluogo è Vannes con 22.413 ab., ma il centro più popoloso è Lorient (42.853), porto militare e il maggior centro peschereccio; altri centri notevoli sono Pontivy (9450 ab.) e Ploërmel (5450) nell'interno.
Buone sono le comunicazioni per ferrovia, discrete quelle per strade rotabili.