MORBEGNO (A. T., 24-25-26)
Paese della provincia di Sondrio situato a 225 m. s. m., sul lato sinistro del grande solco vallivo della Valtellina, allo sbocco della valle del Bitto, a 25,2 km. a valle di Sondrio e a 16 km. da Colico sul lago di Como.
Località di villeggiatura e punto di partenza per belle escursioni nei dintorni (M. Legnone, 2600 m.; Pizzo dei Tre Signori, 2556 m.); ha una fiorente industria di conserve alimentari. Notevole nelle vicinanze del paese il grandioso ponte sull'Adda, un impianto idroelettrico (8000 HP) e un orrido naturale, scavato dal torrente Bitto a monte del paese. Il territorio comunale (kmq. 11,32) è montuoso e perciò ricco di pascoli adatti all'allevamento del grosso bestiame, e di boschi, che dànno abbondante legname. Fanno parte del comune, che nel 1931 aveva una popolazione di 4889 ab., le frazioni di Azzo e di Valle.
Morbegno è stazione ferroviaria della linea elettrica Milano-Colico-Sondrio.
La chiesa di S. Antonio, connessa con l'ex-convento domenicano in cui dimorò Michele Ghislieri (S. Pio V), è una notevole costruzione trecentesca con tracce di decorazione policroma nelle pareti esterne absidali. In talune delle cappelle aperte ai lati dell'unica ampia navata, si vanno scoprendo e restaurando affreschi di Gaudenzio Ferrari e della sua scuola (Fermo Stella, C. Vallorsa). Sopra il portale della chiesa, il Ferrari dipinse in una lunetta la Adorazione dei Magi. Egli partecipò all'esecuzione della magnifica ancona dell'altare maggiore nella chiesa di S. Lorenzo (detta anche chiesa dell'Assunta) poco fuori dell'abitato, di particolare pregio per essere quasi un compendio dell'arte valtellinese dal sec. XV al sec. XVIII. Pietro Ligari di Sondrio, architetto e pittore, eresse e decorò (sec. XVII) la chiesa di S. Giovanni, forse una delle migliori opere del fantasioso artista.