MORALES, Luis de, detto il Divino
Pittore, nato a Badaioz nel 1509, morto ivi il 9 maggio 1586. Si dice che nei primi passi nell'arte fu protetto da Girolamo Suárez vescovo di Badajoz (1534); che risiedette a Toledo, a Valladolid, a Madrid, all'Escoriale e a Siviglia; e che dopo aver menato una vita fastosa nella corte passò gli ultimi anni a Badajoz nella più grande miseria. La fama che il M. acquistò con le sue creazioni si estese rapidamente in tutta la penisola iberica, e le cattedrali e altre chiese dell'Estremadura, dell'Andalusia, di Toledo e di Madrid si riempirono di lavori suoi. I più importanti tra quelli che ancora si conservano, sono: un Ecce Homo nella cattedrale di Siviglia; Cristo con la Croce, Madonna col Bambino e S. Gioacchino che bacia S. Anna (tutti e tre con la data del 1546) nella chiesa della Concezione a Badajoz; un Cristo e una Desolata nel museo di Toledo; a Madrid il Cristo legato alla colonna nella chiesa di S. Isidoro Reale, diversi dipinti nel museo del Prado, e altri nei musei di Dresda, di Leningrado, ecc. Nella formazione del suo stile sembrano aver concorso diversi elementi: italiani e, piuttosto che michelangioleschi, lombardi, nella ricerca del chiaroscuro; fiamminghi e tedeschi, nell'accentuazione dell'espressione patetica.
Ma la sua arte, a cui altri ha contestato caratteri nazionali, è invece fortemente improntata di questi, tanto da precorrere nell'esaltazione mistica l'arte spagnola del secolo XVII, ed è originale nel manierismo delle sue forme tormentate e del colorito volutamente arbitrario, nei toni lividi, nelle ombre nerastre, poiché trova un mezzo efficace a esprimere quel misticismo, che rivela in lui il conterraneo dei grandi mistici fra Juan de los Ángeles e S. Pietro de Alcántara.
Nel suo primo periodo il maestro fu intento a grandi composizioni; poi preferì condensare l'effetto in figure a mezzo busto, disegnate con sottile eleganza, colorite con tenuità di trapassi.
Bibl.: D. Berjano Escobar, El pintor L. de M., Madrid 1921; A. L. Mayer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con bibl.).