MOPSUESTIA (Μοψουεστία, Mopsuhestia)
Antica città della Cilicia, riconnessa secondo la tradizione greca all'indovino Mopso (v.). Era in pianura sulle rive del Piramo (mod. Gihan) sulla strada da Tarso ad Isso. Batté moneta. In età romana ebbe privilegi e favori dall'imperatore Adriano, tanto che assunse il nome di Hadriana Mopsuhestia. Divinità particolarmente adorate a Mopsuestia erano, come risulta dalle iscrizioni, Elio e Dioniso Kallikarpos. Giustiniano fece restaurare il ponte che cavalcava il Piramo. Per la sua posizione lungo la grande via tra l'Anatolia e la Siria, durante il Medioevo fu assediata e presa da Niceforo Foca, Giovanni Zimisce, disputata tra Bizantini e Armeni, perfino tra i crociati di Baldovino e quelli di Tancredi, e in età più vicine a noi fra Turchi ed Egiziani. Il luogo si chiama ora Missis ed è un modesto villaggio. Si conservano resti delle mura di cinta con le relative torri, parte del ponte a nove archi, le cui fondamenta sono di età classica e probabilmente romane, resti d'un teatro, d'un acquedotto, di camere sepolcrali.
Bibl.: W. M. Leake, Asia Minor, Londra 1824, p. 217; V. Langlois, Voyage dans la Cilicie, Parigi 1861, p. 446; R. Heberdey-A. Wilhelm, Reisen in Kilikien, Vienna 1896, p. 11; W. Ruge, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XVI, col. 243 segg.