Mopso
Personaggio della V bucolica di Virgilio, una specie di carme amebeo, in cui due pastori - M. e Menalca - non altercano e non gareggiano tra loro a botta e risposta, bensì, dopo uno scambio di cortesie, cantano a turno, cominciando da M., in due brani di 25 versi ciascuno, due momenti di uno stesso tema: la morte e l'apoteosi di Dafni, con allusioni abbastanza chiare alla morte e all'apoteosi di Cesare.
Con aderenza al modello virgiliano e in emulazione con esso, D. e Giovanni del Virgilio, maestro di retorica nello Studio di Bologna e cultore della poesia latina, ripetono nelle quattro Egloghe in cui si articola la loro corrispondenza poetica (la I e la III di Giovanni, la II e la IV di D.), l'ambientazione arcadica, tipica delle Bucoliche, mentre risulta di molto accentuato l'intento allegorico attraverso l'identificazione di personaggi del tempo con altrettanti poeti-pastori, identificazione che in Virgilio è soltanto saltuaria.
M. adombra Giovanni del Virgilio, D. s'identifica con Titiro. di qui la frequente ricorrenza dei due nomi; per M., in particolare, esso compare in Eg II 6, 7, 18, 24, 28, 37, 51 (due volte), 56, 57, 64; III 35, 39, 80, 87; IV 25, 65, 74, 97. V. Anche EGLOGHE.