Montpellier
Città della Francia merid., capoluogo della regione Linguadoca-Rossiglione e del dipartimento di Hérault. M. (lat. mediev. Mons Pessulanus), cominciò ad avere importanza dopo la distruzione della vicina Maguelonne, compiuta da Carlo Martello nel 737; dominio feudale dei Guillaume (o Guillems), dopo lunga lotta ottenne il riconoscimento delle sue prime libertà comunali (1141). Il passaggio sotto la sovranità dei re aragonesi (avvenuto nel 1204 per il matrimonio di Pietro II con Maria, ultima discendente dei Guillaume) favorì l’attività dei mercati di M., che, avendo ottenuto da quei sovrani una vasta autonomia amministrativa e da Filippo II Augusto la concessione degli stessi privilegi commerciali delle città francesi, durante i secc. 13° e 14° fu seconda solo a Marsiglia per il traffico col Medio Oriente, il Marocco e i porti mediterranei della Spagna. Parallelamente M. crebbe a centro culturale di fama europea (l’università, sorta nel sec. 11° come scuola di medicina presto famosa come studium generale, fu approvata dal papa Niccolò IV nel 1292 ed ebbe durante l’esilio avignonese dei papi il periodo del suo massimo splendore). Riunita definitivamente alla Corona francese da Carlo VI nel 1382, la città subì le ripercussioni sfavorevoli della guerra dei Cent’anni e della concorrenza commerciale aragonese nel Mediterraneo; dal sec. 16° in poi continuò ad avere importanza quale centro di studi e sede della diocesi (trasferitavi nel 1536 da Maguelonne), e come mercato agricolo regionale, ma decadde totalmente dalla primitiva funzione di porto internazionale. Durante le guerre di religione, M. ebbe ancora una parte di primo piano come fortezza degli ugonotti, che la cedettero alle forze di Luigi XIII solo nel 1622, dopo un assedio di otto mesi.