MONTERREY (A. T., 148)
Città del Messico settentrionale, capitale dello stato di Nuevo León, a 25° 40′ nord e a 100° 25′ ovest, con 129.749 abitanti nel 1930, al terzo posto dopo Messico e Guadalajara. Situata sulla linea ferroviaria che da Messico per San Luis Potosí e Saltillo raggiunge la frontiera nordamericana a Nueva Laredo, sul Río Grande del Norte, e collegata per ferrovia a Matamoros e al porto di Tampico, nonché, con tronchi diretti, alla ferrovia centrale e a Durango, la città sorge a 540 m. s. m., in una fertile valle circondata da alte e pittoresche montagne; con i numerosi edifici pubblici, quali la cattedrale, il palazzo del governo, il municipio, la scuola di giurisprudenza, il vescovado, l'ospedale Gonzales, il teatro del Progresso e il grande giardino pubblico Alameda, con le sue strade larghe e incrociantisi ad angolo retto e le vaste e belle piazze, si presenta come una città moderna, fervida di vita. Notevole è la fertilità del territorio aumentata anche dall'irrigazione artificiale, qui notevolmente progredita.
Ma Monterrey deve il suo sviluppo specie alle industrie che vi sono sorte anche per il concorso di capitali nordamericani: grandi stabilimenti per la produzione del ferro, dell'acciaio, fabbriche di filati e di tessuti, officine metallurgiche e meccaniche, che in parte utilizzano l'energia del fiume Santa Caterina, fanno di Monterrey la città più importante e più industriale del Messico settentrionale.