Scrittore spagnolo (Alicante 1745 - Napoli dopo il 1824). Visse lungamente in Italia in seguito all'espulsione dalla Spagna dei gesuiti nel cui ordine era entrato nel 1759. Nel 1769 si secolarizzò; successivamente rientrato in patria con la famiglia (1798), fu di nuovo espulso (1801). Tradusse Sofocle e, sulle orme di M. Cesarotti, il Fingal. Scrisse una specie di poema in prosa sulle origini di Venezia (El Antenor, 1788), un romanzo storico-filosofico (Eudoxia, Hija de Belisario, 1793), un romanzo pedagogico (Eusebio, 1786-89) a imitazione dell'Émile di Rousseau, un romanzo pastorale (El Mirtilo o los pastores trashumantes, 1795), un romanzo storico (El Rodrigo, 1793).