Montenegro
Stato della Penisola Balcanica con capitale Podgorica. Conquistato dai turchi ottomani (fine 15° sec.), il M. restò pressoché isolato per circa due secoli. Dal 1700 in poi fu retto da una specie di monarchia teocratica ereditaria, per poi allacciare legami sempre più stretti con la Russia nel corso del 18° secolo. Regno indipendente dal 1878, per i matrimoni principeschi delle figlie di Nicola I (una di loro, Elena, sposò Vittorio Emanuele poi re d’Italia) il M. acquistò un certo rilievo internazionale. L’atteggiamento austrofilo di Nicola I durante la Prima guerra mondiale portò alla caduta della dinastia e nel 1918, persa l’indipendenza, il M. entrò a far parte del regno dei serbi, croati e sloveni (dal 1929 regno di Iugoslavia). Durante la Seconda guerra mondiale si costituì un effimero Stato montenegrino, vassallo delle potenze dell’Asse e teatro fin dal 1941 di una forte resistenza partigiana. Dopo la fine del conflitto, il M. divenne una repubblica della Repubblica federale di Iugoslavia socialista e ristabilì stretti legami con la Serbia. Dopo l’esplosione della crisi iugoslava nel 1991, il M. fu l’unica tra le Repubbliche federate che restò unita alla Serbia, con la quale diede vita nel 1992 a una piccola Iugoslavia (Repubblica federale di Iugoslavia). Pur avendo rinunciato a proclamarsi repubblica indipendente e sovrana, il M. ha più volte preso le distanze dalla Serbia e manifestato propositi di recedere dalla federazione, che si sono scontrati con l’opposizione della Serbia (il M. è l’unico sbocco al mare). Il M. ha assunto anche decisioni autonome, come quella di considerare il marco tedesco valuta corrente, od ostili alla Serbia, come le ricorrenti prese di posizione filoalbanesi. Nel marzo 2002 M. e Serbia hanno firmato un accordo per dar vita a una nuova federazione che soddisfacesse alcune delle richieste montenegrine e nel 2003 si è costituita la Confederazione di Serbia e Montenegro. Nel 2006 un referendum ha sancito l’indipendenza del M. e la separazione dalla Serbia.