TERMINILLO, Monte (A. T., 24-25-26 bis)
Notissimo massiccio calcareo dell'Italia centrale, a NE. di Rieti, a confine fra la Sabina e l'Abruzzo. A ovest scende assai ripido sulla piana reatina, a sud e a est è circondato dal Velino. Lo costituiscono pile potenti di calcari del Lias, del Giura e del Cretacico. La cima più elevata si aderge a 2213 m.; altre quattro o cinque vette superano i 2000 m.; fra esse il Terminilletto (2108 m.), su cui sorge il rifugio Umberto I, il Sassatello (2079), ecc. Inciso da profondi valloni (V. di Lisciano, V. Ravara, Fosso dei Maloni, ecc.), il gruppo ha aspetto alpestre e pittoresco; in basso, specialmente sul versante S. e SE., le pendici sono ancora coperte da castagneti; più in alto vi sono faggete (Bosco di Vallonina a nord); le zone culminali sono occupate da pascoli o anche del tutto nude. Il Terminillo, visibile da lungi (anche da Roma), è da tempo meta preferita di ascensioni alpinistiche. ed ora è divenuto campo frequentatissimo dai Romani ("la montagna di Roma") per lo sport dello sci. Ad agevolarlo è stata costruita una rotabile che da Rieti raggiunge (km. 22,5) Campoforogna (1757 m.), in prossimità del quale sono sorti alberghi e luoghi di ristoro. È in costruzione la funivia da Campoforogna alla vetta del Terminilluccio (1875 m.).