MONTBOUY
Villaggio nel Loiret, a S di Montargis, vicino al luogo dove la strada romana, che congiungeva Orléans con Auxerre, passava il Loing. La sua topografia è caratterizzata da una grande dispersione.
Tra il Loing ed il canale Briare, presso la fattoria di Craon (il toponimo deriva forse da Carantumagos) si trova un recinto di m 71 per 61, circondato da un fossato e accompagnato all'interno da un portico; il lato orientale è rinforzato con tre torri quadrate. Nel lato meridionale è inserita una vasta sala ottagonale, con al centro una vasta piscina circolare alimentata da una sorgente che sgorgava all'interno del bacino stesso, protetta da una vasca triangolare. All'esterno del recinto una seconda piscina, rettangolare, era alimentata dalla stessa sorgente. Nel portico era ricavata una serie di piccole celle, nelle quali si sono trovati numerosi ex voto in legno di quercia. Il complesso è stato identificato come un santuario di fonte. Circa 400 m più ad O restano tracce di costruzioni, nelle quali si possono forse riconoscere delle terme. Presso il castello di Chénevrières, un km a S-O, sorge un anfiteatro relativamente ben conservato. Su una bassa altura tra l'anfiteatro ed il fiume si trovano tre recinzioni circolari concentriche, probabilmente un altro santuario; il diametro della cinta esterna (visibile sino al 1914) è di m 90, quello della cella di m 3,10. Un altro complesso, di destinazione incerta, è costituito da due successivi recinti rettangolari: la cinta esterna misura m 32,75 × 27,55.
A M. sono stati trovati cinque tesori monetali: di questi uno comprendeva antoniniani da Gordiano III a Tetrico; tre comprendevano antoniniani del periodo 260-294, folles e mezzi folles del periodo 295-310, ed erano stati sepolti probabilmente nel 313; il quinto formato di bronzi del periodo tra Nerva e Gordiano III era stato occultato verso il 238.
Bibl.: Y. Dupuis, in Bull. Soc. Archéol. de l'Orléanais, I, 1859-61, pp. 105-108; 301-315; III, p. 122; R. Louis, in Gallia, VIII, 1950, p. 170 ss.; XI, 1953, p. 156; XII, 1954, p. 506, figg. 10, 11; J. Gricourt, G. Fabre, M. Mainjouet, J. Lafaurie, Trésors monétaires et plaques-broucles de la Gaule Romaine: Bavai, Montbouy, Chécy, in XIIe Supplément à Gallia, Parigi 1958; A. Grenier, Manuel d'archéologie gallo-romaine, IV, 2, 1960, pp. 730 ss.