MONTALTO delle Marche
Paese della provincia di Ascoli Piceno, a 512 m. s. m., con 4350 ab. (1931). Se ne fa risalire l'origine all'epoca dell'invasione dei Longobardi (568), quando gli abitanti di numerosi luoghi devastati da essi si raccolsero su questo alto colle, fondandovi un castello fortificato, in grado di resistere a nuove invasioni. Nominalmente, come tutta la Marca, appartenne alla chiesa e si sa che il papa ne concesse le rendite all'ordine di S. Benedetto. Effettivamente dipendeva dal comune di Ascoli, e forse ebbe anche vita propria perché si ha ricordo di contese con i vicini dai quali fu quasi distrutto (1337) e il legato pontificio obbligò gli assalitori alla rifazione dei danni. Sisto V elevò l'umile terra da cui veniva la sua famiglia al grado di città, fondandovi un vescovato e mettendola a capo di un vasto territorio detto presidato di Montalto; vi fece erigere cospicue fabbriche e istituire anche una zecca.