MONTAGNANA (A. T., 24-25-26)
Grosso paese della provincia di Padova, un tempo capoluogo di distretto, a 45 km. da Padova e 14 a occidente di Este, posto nella pianura veneta sulla sinistra dell'Adige e presso il fiume Frassine, non lungi dai Colli Euganei, a 16 m. s. m., in una zona ben coltivata e irrigata. Sorta probabilmente come punto strategico a difesa dell'Adige, che un tempo passava nelle vicinanze (mentre ora dista 13 km.), possiede una tra le più belle cinte murarie d'Europa, fornita di quattro porte (Legnago, Vicenza, Padova, Venti Settembre, quest'ultima aperta recentemente, sfondando due fornici e colmando il fossato). La strada principale mette capo alla Piazza Vittorio Emanuele, a portici; in essa si trovano il duomo, il palazzo del municipio, il Monte di pietà, il grande palazzo della Cassa di risparmio. Una ferrovia secondaria unisce Montagnana a Monselice e a Legnago e una tramvia a Vicenza. Il comune, del tutto pianeggiante, è vasto 45,06 kmq., di cui 40 occupati da campi seminati (colture principali il grano e la canapa, quest'ultima qui diffusa già fin dal sec. XV); il vigneto occupa 86 ha. Gli abitanti, che erano 9941 nel 1881 e 11.176 nel 1911, erano saliti nel 1931 a 12.078, per due terzi nel centro, il resto in case sparse; quelli occupati principalmente nell'agricoltura ammontavano a 2115.
Monumenti. - Il borgo è cinto da mura merlate continue dei secoli XIII-XIV (di circa m. 1925 con 24 torri, in parte esagonali), che all'interno è rafforzata da arcate su cui correva il cammino di ronda. Antiche mura dovevano esistere prima di Ezzelino che dopo l'occupazione del 1242 le restaurò e vi eresse la rocca di porta Padova con la torre detta Ezzelina alta 40 m.: sul lato opposto a Porta Legnago, o degli Alberi, si erge maestosa e pittoresca la rocca di Francesco da Carrara il Vecchio (1350-88) col ponte fortificato e il torrione di 32 metri, che si elevava dal recinto della porta, coronato da piombatoi e da una merlatura di altezza varia, essendo più alti i merli d'angolo. In quest'occasione vennero restaurate da Franceschino de' Schiti le mura e le torri vicine. Nella cinta di Montagnana si ha uno dei migliori esempî di fortificazione del basso Medioevo.
Nascosta nel suo anello di pietra, Montagnana vive in una pace conventuale. Il suo duomo (1431-1502), gotico, a nave unica con transetto, domina la vasta piazza. Gli affreschi che ne coprivano le pareti stanno tornando alla luce, opera di varî autori, tra cui parrebbe il Marescalco, del quale è l'Assunta nel catino dell'abside. Su l'altare maggiore la Trasfigurazione di P. Veronese (1555). Vi sono ancora: due pale del Buonconsigli (S. Caterina con S. Nicola da Tolentino e Tobia con l'arcangelo Raffaele; Madonna in trono e Santi), alcuni leggiadri angeli musicanti modellati probabilmente da A. Lamberti nella cappella di S. Antonio, ecc. Il portale, classico, è attribuito al Sansovino; sopra gli sta un altorilievo di L. Bregno e A. Minello. Nella chiesa di S. Francesco (sec. XV), gotica, a unica nave, il cui campanile cuspidato guarda da dietro le mura, una buona pala del Palma il Giovane, e statue del Bonazza, che ha pure lavori nel duomo. L'ex oratorio della Natività di Maria, in origine ospedale dei pellegrini, si presenta con facciata lombardesca, e nella sala superiore conserva tracce di affreschi del Buonconsigli. L'elegante chiesa di S. Benedetto (sec. XVII, restaurata nel XVIII) è in lamentevole abbandono. Case notevoli: Foratti, bell'esempio dello stile di Paolo Lombardo (fine sec. XV); Pisani, ora Chinaglia, sec. XVI, con fregio a fresco; palazzina con loggiato in Borgo S. Zeno e altro palazzo Foratti dello stesso tempo. Palazzo Pisani incompiuto, di A. Palladio (1566), con stemma esterno e, nell'atrio, le Stagioni di A. Vittoria (1565-77); palazzo del comune, severo, su disegno del Sanmicheli (restaurato nel sec. XVIII), con salone a soppalco d'intagli del Vanin, e tavola, trasportata su tela, del Buonconsigli.
Bibl.: A. Callegari e B. Brunelli, Ville del Brenta e degli Euganei, Milano 1931; A. Foratti, Le mura di Montagnana, in Arte e storia, XXXII (1913), pp. 102-110; id., Montagnana, in Vie d'Italia (1923); id., Cenni storici e descrittivi di Montagnana, ecc., Venezia 1862-63; G. Giacomelli, Per la integrità delle mura di Montagnana, Padova 1911: A. Gloria, Il Terr. padov. ill., ivi 1862-63.