MONSIGNORE
. Titolo che riconosce l'altrui superiorità, traducendo il latino dominus meus. Era riservato in Francia agli eredi presuntivi della corona, insieme col titolo di delfino. In certe epoche anche il papa, il re e l'imperatore vennero chiamati "monsignori". Il titolo fu adottato nella corte romana durante la dimora dei papi in Avignone (1305-1376), prima per i cardinali, che erano "illustrissimi e reverendissimi monsignori"; quando ai cardinali si attribuì il titolo di "eminenza" (1630), venne esteso ai patriarchi, ai vescovi, agli abati mitrati secolari e infine a tutti i prelati della famiglia pontificia. La maggior parte di questi ultimi lo conservano soltanto durante la vita del pontefice che li ha nominati; tuttavia per lo più essi sono confermati dal successore, non nel titolo di monsignore, come erroneamente si crede, ma nella dignità o nell'ufficio cui il titolo va annesso.