monocromatore
monocromatóre (meno comune monocromatizzatóre) [Der. di monocromatico] [ACS] [EMG] [OTT] Dispositivo per isolare da una radiazione policromatica le radiazioni componenti la cui frequenza sia compresa in un intervallo piuttosto ristretto intorno a un certo valore (la qualità del dispositivo è tanto migliore quanto minore è la larghezza di tale intervallo); può considerarsi un filtro passa-banda a banda molto stretta; a seconda della natura delle radiazioni, si parla di m. acustico, in partic. ultrasonoro, ed elettromagnetico, in partic. radio, nell'infrarosso, nel visibile, o m. ottico per eccellenza, nell'ultravioletto, per raggi X, per raggi gamma. I principi di funzionamento sono diversi, spec. in rapporto alla natura delle radiazioni, ma possono ricondursi a due principali: (a) m. a filtro, nei quali si sfrutta la funzione di trasmissione di un filtro passa-banda molto selettivo, qual è un filtro a risonanza (per es., magnetostrittivo per m. acustici, piezolettrico per m. ultrasonori e radio, a cavità risonante per m. radio a microonde, interferenziale per m. ottici); (b) m. a dispersione, nei quali si provoca la dispersione in uno spettro delle radiazioni componenti e poi si preleva, mediante un collimatore (spesso una semplice fenditura), la componente o il gruppetto di componenti che interessa (per i m. ottici v. filtri ottici: II 584 d). ◆ [FAT] M. di massa: uno spettrometro di massa, quando venga usato, come in certi processi di separazione isotopica, per isolare determinati isotopi. ◆ [OTT] M. ottico a dispersione, o a prisma: v. filtri ottici: II 584 d.