MONITA SECRETA (Avvisi segreti)
SECRETA È il titolo di un opuscolo contenente norme e istruzioni che i superiori maggiori della Compagnia di Gesù darebbero ai loro soggetti per ben guidarli nell'esercizio dei varî ministeri. L'opuscolo venne alla luce in Cracovia nel 1614 col titolo di Monita privata e con le false note tipografiche "Notobrigae 1612". Ne fu sospettato autore (il che in breve constò con ogni certezza) Girolamo Zahorowski, fino al 1613 appartenuto alla Compagnia di Gesù.
L'opuscolo fece gran rumore in Polonia, nei paesi di lingua tedesca, in Inghilterra, nelle nazioni latine, e divenne quasi il comune armamentario dove gli avversarî dei gesuiti attinsero per combatterli. In realtà i Monita sono privi d'ogni autenticità, e si rivelano chiaramente opera d'un falsario, il quale ha imitato nella forma, nello stile, nella lingua le genuine Ordinationes e Instructiones del generale di quel tempo, Claudio Acquaviva. Il carattere suppositizio dello scritto fu denunziato al pubblico sin dal 14 febbraio 1615 dal padre Giovanni Argenti visitatore delle provincie gesuitiche di Polonia e Lituania; all'Argenti seguì mons. Tylicki vescovo di Cracovia (11 luglio 1615); infine Roma con decreto del 10 maggio 1616 inserì l'opuscolo nell'Indice, dov'è tuttora col nome dell'autore.
Del resto anche l'esame interno dell'opuscolo rivela stridente l'opposizione tra la dottrina in esso contenuta e quella delle Costituzioni ignaziane, dei decreti delle congregazioni generali, delle Ordinazioni e Istruzioni dell'Acquaviva. Perciò già da gran tempo nessun critico serio pensa ad affermarne l'autenticità.
Bibl.: C. Van Aken, La fable des Monita Secreta, ou Instructions secrètes des Jésuites, Histoire et bibliographie, in Précis historiques mélanges religieux litteraires et scientifiques, XXX, Bruxelles 1881, p. 264 segg. (con bibliografia sino al 1880); per i successivi 25 anni cfr. P. Tacchi Venturi, I Monita Secreta dei Gesuiti, Roma 1906, pp. 8, 10, 14, 26, 31, 36 seg.