MONIMO (Μόνιμος, Monĭmus)
Filosofo greco del sec. IV a. C., appartenente alla scuola cinica. È annoverato da Diogene Laerzio, nella trattazione del cinismo da lui data nel sesto libro della sua opera dossografica, tra gli scolari di Diogene di Sinope, e può quindi essere considerato come uno dei cinici più antichi. Nessun frammento dei suoi scritti si è conservato, e solo qualche titolo è noto per la menzione di Diogene Laerzio. Dal modo, d'altronde, in cui questi ne parla (De vitis et placitis philosophorum, VI, 83) risulta che in essi doveva tipicamente manifestarsi quella sintesi di contenuto serio e forma scherzosa, che poi si venne sempre più imponendo nel successivo periodo dell'evoluzione letteraria del cinismo.
Bibl.: U. von Wilamowitz-Moellendorff, in Comment. gramm., II, Greifswald 1880, p. 9; Fr. Susemihl, Geschichte der griech. Literatur i. d. Alexandrinerzeit, I, Lipsia 1891, p. 31.