Monimo
Filosofo (sec. 4° a.C.). Secondo Diogene Laerzio fu uno dei più antichi cinici, discepolo di Diogene di Sinope e di Cratete, che imitò nel disprezzo della gloria e nella ricerca della verità. Le sue opere sono andate perdute, ma ebbe una certa reputazione tra i contemporanei; Menandro, nel Palafreniere, gli attribuisce la sentenza per cui sarebbe vano ogni sapere umano.