Ovadia, Moni
Ovàdia, Moni (propr. Salomone). – Attore, regista e musicista italiano di origine bulgara (n. Plovdiv 1946), di famiglia ebraico-sefardita. Laureatosi in scienze politiche a Milano, a partire dal 1972 si è dedicato sempre più all’attività di cantante e musicista incentrando prima la sua ricerca sulla musica tradizionale per poi sviluppare, dal 1978, una forma di teatro concerto di cui compone lui stesso le musiche e fondare, nel 1990, la Theaterorchestra. Nel 1984 ha avviato una serie di collaborazioni con importanti figure del teatro internazionale (fra cui T. Kantor), che lo hanno avvicinato al palcoscenico, e nel 1987 ha debuttato con lo spettacolo Dalla sabbia dal tempo. Artista singolare, poliedrico, di grande sensibilità, ha continuato la sua ricerca espressiva mescolando la musica klezmer con la matrice culturale ebraica, che affonda le sue radici nel tradizionale umorismo yiddish. Con Goylem (1991), una rappresentazione dell’incertezza e della precarietà che accompagna il vivere quotidiano dell’ebreo errante, ha raggiunto il grande pubblico; a questo spettacolo sono seguiti, fra gli altri, Dybbuk (1995), sull’olocausto; Ballata di fine millennio (1996); Mame, mamele, mama. Il crepuscolo delle madri (1999). Dopo l’esperienza di regista per l’opera lirica (Adina, 1999, di G. Rossini, cui nel 2006 avrebbe seguito The beggar’s opera di J. Gay), nel 2001 ha debuttato con Il banchiere errante, seguito dalla versione italiana del musical Il violinista sul tetto (2002), tratto da un racconto di S. Alekem, e da L'armata a cavallo (2003), adattamento da I. Babel. In collaborazione con artisti prestigiosi ha offerto la sua voce per concerti-spettacoli, continuando la creazione di spettacoli teatrali con Es iz Amerike! (2005), Le storie del signor Keuner (2006), su testi di B. Brecht, la pièce sulla fine del comunismo La bella utopia (2007), Shylock, il mercante di Venezia in prova (2009), testo shakesperiano che ha incentrato sul significato dell’uguaglianza fra gli uomini, Cabaret yiddish (2012). Inoltre, nel 2012 ha riportato in scena Senza confini. Ebrei e zingari, che nel 2009 aveva rappresentato con il titolo Oltre i confini.