MONDRAGONE (A. T., 27-28-29)
Comune della provincia di Napoli (da cui dista 50 km.), situato a 6 m. s. m. e a un chilometro dal Tirreno, ai piedi meridionali dell'imponente sperone calcareo del M. Massico; è, anzi, il centro più importante che s'incontra sulla fascia costiera tirrenica tra Formia e Capo Miseno e sorge a poca distanza dal luogo in cui fu l'antica Sinuessa. Il comune conta 10.166 ab. (1931), per la massima parte accentrati. Il territorio comunale (54,42 kmq.) è coltivato per vasta area a viti, a pomodori e ad altri ortaggi; dal che ha tratto origine l'industria delle conserve alimentari che vi è praticata. Nelle sue vicinanze sgorgano acque solforose (ricche di acido solfidrico, carbonati e solfati) - le antiche aquae sinuessanae -, che vengono utilizzate per bagni nella cura di malattie cutanee e artritiche. Mondragone ha la sua stazione ferroviaria sulla Napoli-Formia-Roma ed è a essa congiunta mercé un servizio automobilistico.