Mondazzoli
s. m. inv. (scherz. iron.) Colosso editoriale risultante dalla fusione delle case editrici Mondadori e Rizzoli.
• Parliamo di libri, dunque di idee e di geografie intellettuali. Il nuovo gruppo sarebbe un attore dominante nella produzione editoriale, con una forza difficilmente contenibile nella campagna acquisti degli autori (pensiamo solo agli anticipi). Ma il ruolo egemone sarebbe anche nella distribuzione e nel rapporto con le librerie, oltre che nel mercato del lavoro editoriale. Un sovrano assoluto, il nuovo Mondazzoli o chissà come sarà chiamato (forse il marketing è già al lavoro), capace di dettare legge in ogni passaggio della filiera del libro. (Simonetta Fiori, Repubblica, 19 febbraio 2015, p. 52, R2 Cultura) • All’opposto, le tre big, nomi di respiro nazionale che danno lustro al territorio ma che solo formalmente possono essere definite locali: Marsilio, Neri Pozza ed Edizioni Messaggero Padova (Emp). Anche se la casa editrice veneziana, epurata nell’operazione «Mondazzoli», tornerà infine nelle mani dei De Michelis dopo oltre tre lustri di ribalta nazionale, il Belpaese resta comunque il suo palcoscenico. (Simonetta Zanetti, Piccolo, 19 luglio 2016, p. 42) • E mentre in Sala Bodoni si disquisisce sulle strategie dei colossi stranieri, Planeta e HarperCollins, che nonostante ogni pessimismo italico sul nostro mercato hanno deciso di investire, le teenager danno la caccia al gadget del momento, cioè la coroncina della Paper Princess da Sperling e Kupfer, all’ombra del megastand Mondazzoli, o si sfidano ai videogiochi alla Future Library curata dalle biblioteche milanesi. (Egle Santolini, Secolo XIX, 20 aprile 2017, p. 32, Xte Spettacoli).
- Composto dai nomi propri Monda(dori) e (Ri)zzoli.