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MONASTIR

di Umberto TOSCHI - Nicola TURCHI - Enciclopedia Italiana (1934)
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MONASTIR (da Μοναστέριον; A. T., 77-78)

Umberto TOSCHI
Nicola TURCHI

Nome greco e albanese più comunemente noto della città di Bitoli (toponimo serbo) nella Macedonia jugoslava. Sorge sul Dragor, affluente della Cerna, ai piedi del boscoso M. Peristeri, a 618 m. s.m., sul margine SO. della conca, che conserva il nome classico di Pelagonia, fertile, ma in parte paludosa. Qui passava la romana Via Egnazia e dalla direttrice da essa segnata vi si distacca oggi la ferrovia, che, dopo averla seguita da Salonicco, volge al nord per Prilep a congiungersi alla grande linea del Vardar. Ragguardevole centro religioso e culturale della regione, possiede alcune istituzioni scolastiche, chiese e moschee, ed è sede di un arcivescovo della chiesa serba.

Industrie locali tipiche sono quelle delle passamanerie, dei tappeti, la concia delle pelli e la fabbricazione delle filigrane in argento, decaduta dopo la guerra mondiale. Produzioni agricole d'importanza commerciale sono i cereali e l'oppio; dell'allevamento, i formaggi e i pellami. Famose le fiere, cui conviene tutta la Serbia di SO. Lungo il fiume sono viali pretensiosi, ma l'interno della città è in complesso povero e squallido: solide le costruzioni, in pietra, ma in genere a un solo piano.

Al principio del secolo contava una popolazione di circa 40.000 abitanti, di cui quasi la metà musulmani (Albanesi e Turchi). Il censimento del 1921 ne dichiarò 28.418, saliti nel 1931 a 32.982. La composizione è varia: accanto agli Albanesi, Bulgari, Serbi, Romeni, Turchi e Greci, vi si nota la maggiore colonia israelita della vecchia Serbia.

Durante il regime ottomano, Monastir fu capoluogo di un vilâyet esteso 28.500 kmq., con circa 850.000 ab. nel 1900: per metà erano considerati Bulgaro-macedoni, un quarto Albanesi, un decimo Turchi, il rimanente Romeni o Aromeni, Greci, Israeliti, zingari. Il vilâyet fu smembrato in seguito alle guerre balcaniche (1912-13) e alla costituzione dell'Albania. La massima parte rimase tuttavia assegnata ai Serbi, che avevano espugnato la città, e dopo i successivi rimaneggiamenti si trova oggi compresa nel banato del Vardar, in cui Monastir è capoluogo di circondario e d'ispettorato circondariale con giurisdizione su Ochrida (Ohrid) e Dibra.

La posizione presso i confini albanese e greco le conferisce importanza militare primaria, onde è fortemente presidiata.

Storia. - La città sorge presso il luogo dell'antica Eraclea Lincestide (v. XIV, p. 176), che per essere stata originariamente abitata da Pelagoni ebbe probabilmente, già in antico, il nome di Pelagonia. Trasportata in epoca romana sul luogo dell'odierna Monastir, Pelagonia fu, in epoca bizantina, centro di vita monastica che fioriva specialmente nella celebre laura di Bukov. L'occuparono i Bulgari che le diedero il nome di Bitoli; la riprese l'imperatore Basilio II, il Bulgaroctono, nel 1014. I Turchi l'occuparono nel 1382 dandole, per i suoi monasteri, il nome di Monastir e facendone un centro militare. Il sec. XIX vide lo svilupparsi della città. Durante le guerre balcaniche fu espugnata dai Serbi (5 novembre 1912) dopo una grande battaglia. A loro la tolsero i Tedesco-Bulgari guidati dal generale M. v. Gallwitz durante la guerra mondiale (4 dicembre 1915). Il generale francese E. Sarrail l'occupò il 18 novembre 1916.

Vedi anche
Repubblica di Macedonia Stato della Penisola Balcanica; confina a N con la Serbia, a O con l’Albania, a S con la Grecia, a E con la Bulgaria. 1. Caratteristiche fisiche Il territorio, che coincide con l’alto bacino del Vardar (Axiós), è prevalentemente montuoso, formato da rilievi che a O si riallacciano alle catene dinariche ... Vardar (gr. Vardares; gr. antico ῞Αξιος, lat. Axius) Fiume della regione balcanica (420 km). Nasce in Macedonia, dal Šar e dai massicci circostanti; alimentato da numerosi affluenti, è caratterizzato da una serie di conche collegate da gole incise nei calcari. Entrato in territorio greco, scorre in una pianura ... Eraclea Lincestide (gr. ῾Ηράκλεια ἡ τῆς Λυγκηστίδος) Antica città della Macedonia sulla Via Egnazia, presso l’odierna Bitolj.  ARCHEOLOGIA I resti di un’acropoli si trovano sul colle di Bukova. Un insediamento del tardo Neolitico è stato scavato a Porodin. Dopo la conquista romana fu trasferita in pianura e, dagli inizi ... Lincestide (gr. Λυγκηστίς) Antica regione tra la Macedonia e l’Illiria, indipendente fino al 358, quando fu assorbita dalla Macedonia. Conquistata dai Romani, fu percorsa dalla via Egnazia, fatta costruire (146 a.C.) da Gaio Ignazio, proconsole di Macedonia.
Altri risultati per MONASTIR
  • Bitola
    Enciclopedia on line
    (macedone Bitolj) Città della Repubblica della Macedonia del Nord (69.287 ab. nel 2021), la seconda per importanza, dopo la capitale Skopje. È situata ai piedi del M. Perister, al margine SO di una conca fertile, ma in parte paludosa. Attività industriali nei settori mobiliero, tessile, alimentare, ...
Vocabolario
monàstico
monastico monàstico agg. [dal lat. tardo monastĭcus, gr. μοναστικός, der. di μοναστής «monaco» (v. monastero)] (pl. m. -ci). – Di monaci, che concerne i monaci, le monache, oppure il monastero: gli ordini m.; congregazione m.; lo stato...
terza ondata
terza ondata loc. s.le f. In senso figurato, manifestazione di un evento, situazione, fenomeno che si presenta per la terza volta dopo un certo lasso di tempo, con caratteristiche immutate, simili o anche in gran parte diverse rispetto...
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