Monaco di Baviera
Città della Germania, capoluogo del Land di Baviera. Fu fondata (1158 ca.) da Enrico il Leone, duca di Baviera, alla confluenza della «via del sale» con altre due arterie commerciali che da Norimberga e Ratisbona conducevano in Italia. Nel 1180 passò, con il ducato di Baviera, ai Wittelsbach che vi stabilirono (1255), dopo l’incorporazione all’impero di Ratisbona, antica capitale del ducato, la sede del governo. Fortificata nel 1319, crebbe nonostante i contrasti fra l’alta borghesia e le corporazioni (1397-1403); dopo la riunione dell’Alta e della Bassa Baviera (1506), cominciò a gareggiare con Augusta che, danneggiata durante le guerre di religione (16° sec.) perse a favore di M. il primato commerciale nella Germania meridionale. Divenuta centro della cultura tedesca rinascimentale con il duca Alberto V (1550-79), nel corso della guerra dei Trent’anni, M. costituì il fulcro del cattolicesimo nei Paesi dell’impero ma, nel 1632, fu occupata dagli svedesi. Durante la guerra di Successione spagnola subì la strage del Natale di Sendling (1705), per aver partecipato alla rivolta dei bavaresi contro l’occupazione austriaca; danneggiata durante le guerre napoleoniche, M. divenne, con Massimiliano Giuseppe IV, re di Baviera dal 1806, la capitale di uno Stato più vasto e più inserito nella politica internazionale. Al termine della Prima guerra mondiale fu proclamata a M. la Repubblica bavarese (1918); nel 1919 la città vide sorgere il governo comunista dei consigli degli operai e dei soldati, soppresso dalle truppe del ministro della Difesa G. Noske, affiancate da formazioni paramilitari di destra (Freikorps); fu teatro del fallito Putsch di Hitler (8-9 nov. 1923), prodromo all’avvento del nazionalsocialismo in Germania. Bombardata durante la Seconda guerra mondiale, fu occupata dagli Alleati il 1° maggio 1945.