moltiplicatore fiscale
loc. s.le m. Modello matematico che rappresenta la relazione tra il prodotto interno lordo di un Paese e le politiche fiscali attuate dal suo governo.
• [tit.] «Moltiplicatore fiscale» e dibattito politico [testo] «Moltiplicatore fiscale». Segnatevi questo termine, che sta per valore numerico che indica quanto le manovre di riduzione del disavanzo incidono sul pil e quanto la decrescita del pil incide su deficit e debito, perché presto diventerà centrale nel dibattito politico in Europa. (Enrico Cisnetto, Sicilia, 19 novembre 2012, p. 10, Economia & finanza) • [Jean-Claude] Juncker, nel suo discorso di investitura, ha parlato di 300 miliardi, spalmati su tre anni. Significa circa lo 0,3 per cento del Pil dell’area euro. Troppo poco per stimolare l’economia in crisi, anche considerando moltiplicatori fiscali favorevoli. (Tito Boeri, Repubblica, 15 novembre 2014, p. 31, Commenti) • Tuttavia, come fa notare invece Olivier Debat, specialista degli investimenti obbligazionari di Union Bancaire Privée, «il moltiplicatore fiscale di un pacchetto di stimolo da parte di [Donald J.] Trump sembra destinato a essere relativamente basso, in quanto consisterà in tagli fiscali per le aziende piuttosto che in investimenti sostanziali in infrastrutture» (Fabrizio Goria, Corriere della sera, 6 marzo 2017, Corriere Economia, p. 6).
- Composto dal s. m. moltiplicatore e dall’agg. fiscale, ricalcando l’espressione ingl. fiscal multiplier.
- Già attestato nella Repubblica del 7 gennaio 2010, p. 18, Economia (Eric Chaney, trad. di Guiomar Parada).