MOHUR (dal persiano muhr, che a sua volta risale al sanscrito mudrā "sigillo, conio")
Nome comune alle monete d'oro coniate in India, seguendo l'esempio di Akbar, che mise in circolazione dei mohur rotondi e quadrati di circa 11 gr.
Siccome l'unità monetaria indiana era la rupia d'argento, il valore del mohur variava secondo il prezzo dell'oro. Nella seconda metà del sec. XVIII e nei primi del sec. XIX, la Compagnia delle Indie tentò di basare il sistema monetario indiano sull'oro ed emise dei mohur o rupie d'oro con rapporto fisso rispetto all'argento; ma il tentativo fallì. Il governo britannico nel 1835, nel 1861, nel 1870, ecc., coniò un mohur del valore di 15 rupie, che però non fu messo in circolazione.