KLITGAARD, Mogens
Romanziere danese, nato a Valby il 23 agosto 1906, morto a Aarhus il 23 dicembre 1945. Dopo una giovinezza avventurosa, durante la quale sperimentò ogni sorta di mestieri, fece il suo ingresso nella letteratura con un romanzo di fantascienza (De sindsyges Klode, "Il pianeta dei matti", 1933).
A questo seguirono altri (Der sidder en mand i en sporvogn, "Un uomo è seduto in un tram", 1937; Ballade på Nytorv, "Tumulto a Nytorv", 1940; De røde fjer, "Le penne rosse", 1940), in cui il tema del "poveruomo", che nei frangenti della vita sceglie a guida morale i proprî istinti, è più volte trattato, anche entro una effimera cornice storica, in uno stile di dissimulata satira, chiaramente ispirato all'esempio di K. Hamsun. L'ultimo romanzo di K. (Den guddommelige Hverdag, "Il divino quotidiano", 1942; episodî dell'occupazione tedesca messi insieme col sistema del "collage" caro ai cubisti e ai surrealisti), testimonia del suo allineamento fra gli scrittori d'avanguardia.
Bibl.: C. M. Woel, Tyvernes og tredivernes digtere, I, Copenaghen 1941; E. Neergaard, Mogens Klitgaard, ivi 1941.