MOGADOR (A. T., 112)
Porto del Marocco meridionale situato sulla costa atlantica a 4 km. a N. della foce dell'Oued Ksob. La baia, protetta a O. da un isolotto che dista 1 km. dalla riva, a N. dal prolungamento del piccolo promontorio di arenaria tenera su cui sorge la città, è invece aperta ai venti di SO.; l'ancoraggio è mediocre e la rada spesso impraticabile. La città, costruita nel sec. XVIII dall'architetto francese Cornut su una lunga e stretta penisola, presenta un aspetto regolare che contrasta singolarmente con quello degli altri centri marocchini. Mura rettilinee recingono la città e mura interne separano i vari quartieri, tra i quali un importante mellah o quartiere ebraico. Le dune che circondano la città le dànno un aspetto sahariano. Il clima è uniforme; la temperatura oscilla tra l'inverno e l'estate dai 15° ai 25°; l'atmosfera è carica di sabbia sollevata dal vento.
Mogador deve il suo nome (attraverso una trascrizione deformante spagnola o portoghese) a Sidi Mogdn̄l, santo protettore della città; fondata nel 1765 da Mohammed ibn ‛Abdallāh durante la rivolta di Agadir, il sultano le concesse privilegi ed esenzioni per attirarvi i commercianti europei. Dopo la battaglia d'Isly (1844) il principe di Joinville bombardò la città e s'impadronì dell'isolotto situato all'entrata del porto.
La popolazione di Mogador è di 14.491 abitanti, dei quali 8116 musulmani, 5468 Israeliti e 907 Europei (dei quali 744 Francesi). La percentuale degli Ebrei rispetto ai musulmani è una delle più elevate tra le città marocchine, benché numerosi Israeliti si siano trasferiti in questi ultimi anni a Casablanca. La città è in decadenza che sembra si debba accentuare con l'apertura d'Agadir al commercio estero. Il numero degli abitanti dal 1926 al 1931 è diminuito di 3910, dei quali 2262 Israeliti. Il traffico, che nel 1929 fu di 60.000 tonnellate, è disceso a 33.000 tonnellate nel 1930, a 24.000 nel 1931. Nel 1931 il valore delle importazioni fu di 33 milioni, quello delle esportazioni (mandorle e crine vegetale) di 18 milioni.