modernizzazione
Insieme di processi di trasformazione economica, sociale e politica attraverso cui vengono a modificarsi in modo sostanziale intere società o loro specifici segmenti, superando le impostazioni tradizionali e pre-moderne, aggiornando le tecniche produttive, aumentando il livello medio di sviluppo e l’efficienza economica. In termini generali il concetto di m. è sempre relativo al contesto dato, per cui ondate di m. si riscontrano anche nella storia antica, oltre che nel passaggio dalla società feudale all’epoca moderna. Tuttavia la m. più rilevante è stata introdotta dalla «duplice rivoluzione» del 18° sec., ossia dalla Rivoluzione industriale e da quella francese per quanto riguarda il superamento dell’ancien régime e l’affermazione di diritti sociali e politici considerati da allora in avanti universali. In questo senso la m. prende le mosse da fattori di sviluppo strutturali quali l’industrializzazione (col corrispondente esodo dalle campagne e la riduzione delle attività agricole), l’urbanizzazione, l’alfabetizzazione, la creazione di infrastrutture più evolute di comunicazione e trasporto, e implica cambiamenti rilevanti sul piano culturale, sociale e politico. Nella sfera culturale essa comporta la graduale cancellazione di idee e costumi di tipo tradizionale, e la tendenza all’affermarsi del razionalismo. Nella sfera sociale, implica il passaggio da una stratificazione basata su legami rigidi (castali o di ordini) a un modello di mobilità sociale basato sulle classi. In sostanza gli individui, rotti legami tradizionali di vario ordine, sono disponibili a nuove forme d’integrazione sociale. Nella sfera politica, infine, la m. si realizza nel passaggio dalla condizione di «sudditi» a quella di «cittadini», accompagnato dall’espansione del diritto di voto e della partecipazione politica, oltre che dallo sviluppo delle istituzioni e della loro diversità funzionale. Nonostante questi tratti comuni, la storiografia e la sociologia più recenti hanno rilevato che i processi di m. non possono essere identificati solo col percorso avutosi in Occidente nei secc. 18°-20° o in generale con i processi di occidentalizzazione, ed errata è qualsiasi concezione unilineare del processo di modernizzazione. In tal senso, teorie della m. affermatesi nei decenni scorsi, quali la teoria degli stadi dello sviluppo di W. Rostow, sono oggi sottoposte a nuovo vaglio critico.