MODERATO di Gades
Filosofo ispano-romano del sec. I d. C., seguace dell'indirizzo neopitagorico. Compose un'opera intitolata Lezioni pitagoriche (Πυϑαγορικαὶ σχολαὶ): alcuni frammenti sono superstiti nella Vita Pythagorae di Porfirio, nel commentario di Simplicio alla Fisica di Aristotele e nelle Eclogae di Stobeo, e si trovano riprodotti in Mullach, Fragm. philosoph. Graec., II, Parigi 1881. Alle concezioni pitagoriche dei numeri egli diede un significato simbolico, scorgendo nelle entità aritmetiche gli arcani segni di oscure e perfette verità, così simboleggiate dagli antichi maestri per la difficoltà incontrata nella loro espressione concettuale; e cercò di conseguenza d'interpretare tale linguaggio simbolico, vedendo, per es., nell'uno significata l'unità, l'identità e l'armonia, nel due l'alterità, la divisione e la mutazione, e via dicendo.
Bibl.: Fr. Bücheler, in Rhein. Museum, XXXVIII (1882), p. 335 segg.