MO YAN
Scrittore cinese, nato a Gaomi (Shandong) il 9 febbraio 1955. Di famiglia contadina benestante, durante la Rivoluzione culturale fu allontanato dalla scuola e lavorò come contadino e operaio. Nel 1976 entrò nell'Esercito popolare di liberazione; nel 1984 fu ammesso al Dipartimento di letteratura dell'Accademia d'arte dell'Esercito e nel 1990 conseguì il dottorato presso l'università di magistero di Pechino. Nel 1997, ormai scrittore affermato, ha lasciato l'Esercito.
Autore di numerosi racconti, tra cui Toumingde hongluobo (1986, Il ravanello trasparente), nel 1987 ha pubblicato il romanzo Hong gaoliang (trad. it. Sorgo rosso, 1994). Considerato il punto di riferimento della corrente letteraria denominata ricerca delle radici, il libro narra la storia del clan dell'autore sullo sfondo della guerriglia contro i Giapponesi combattuta dai contadini dello Shandong. La scrittura densa, potente, ricca di immagini evoca un mondo di eroismo e viltà, poesia e miseria con toni visionari che trasfigurano la storia in leggenda. Dal romanzo è stato tratto l'omonimo film di Zhang Yimou.
Dopo i romanzi a carattere sperimentale Shisanbu (1989, I tredici passi) e Jiuguo (1993, Il paese del vino), è tornato all'ispirazione originaria con Feng ru fei tun (1996, Seni abbondanti e fianchi opulenti), affresco della Cina attraverso le vicende di una madre coraggiosa e dei suoi nove figli. Una scelta dei suoi racconti è apparsa in Italia con il titolo L'uomo che allevava i gatti (1997).
Bibl.: Li Tuo, Xu (Introduzione), in Mo Yan, Toumingde hongluobo (Il ravanello trasparente), Beijing 1986; M.S. Duke, Past, present and future in Mo Yan's fiction of the 1980s, in From May fourth to June fourth. Fiction and film in 20th Century China, ed. E. Widmer, D. Der-wei Wang, Cambridge (Mass.) 1993, pp. 43-70.