MIXTEC
Popolazione del Messico meridionale (Oaxaca), che conta circa 150.000 individui. Prima della conquista spagnola, i Mixtec abitavano la pianura fra Achutla e Tilantongo, ove avevano raggiunto un'elevata civiltà non molto inferiore a quella degli Aztechi. Erano governati da una dinastia di sovrani, di cui fu celebre soltanto Dzanhuindanda che, all'epoca dell'invasione spagnola, combatté contro Montezuma II. I costumi, le usanze, la religione, il calendario, il sistema grafico, le arti sono affini a quelle dei Messicani e più ancora a quelle degli Zapotechi. La loro grande fortezza era Jucucuy o Monte Albȧn; la capitale era Achutla, ove era adorato il dio Yostaltépetl ("cuore del popolo") rappresentato da un grosso smeraldo inciso con le figure d'un uccello e di un serpente.
Lingua. - Il Mixteco è stato, già da molti anni, riunito al Zapoteco in un'unica famiglia Mixteco-Zapoteca. Però molti linguisti negano questa parentela e continuano a considerare le due famiglie linguistiche come indipendenti. Secondo Lehmann e altri si debbono riunire al Mixteeo l'Amusgo e il Cuicateco.
Bibl.: P. Burgoa, Secunda parte de la historia de la provincia de Guaxaca, Messico 1674; Fr. Pimentel, Cuadro descriptivo y comparativo de las lenguas indígenas de México, 2ª ed., II, Messico 1874-75, p. 367 segg.; F. Starr, Indians of Southern Mexico, Chicago 1899; C. Thomas e J.R. Swanton, Indian Languages of Mexico and Central America, Washington 1911, p. 52 segg.; W. Lehmann, Zentralamerika, I: Die Sprachen Zentralamerikas, Berlino 1920, pagina 767 seguenti.