mito familiare
In psicologia e psicoterapia l’insieme di schemi cognitivi consci e inconsci con cui una famiglia interpreta la realtà interna o esterna al proprio nucleo e ricostruisce psicologicamente la propria storia. Il m. f. è una struttura cognitiva in parte ereditata dalle generazioni passate, in parte creata nella generazione attuale, che assegna a ciascun membro della famiglia un ruolo e un destino specifici; consente a ciascun membro di conoscere e descrivere le credenze che la famiglia ha di sé, che si compongono di immagini, ricordi e racconti che contribuiscono a creare il senso di identità della famiglia stessa. Il m. f., benché talvolta falso e illusorio, quando non del tutto patologico, è accettato da tutti, e rappresenta spesso una sorta di tabù che nessuno deve mettere in discussione (come, per es., la ‘forza’ del padre o la ‘dedizione’ altruistica della madre). Il concetto teorico di m. f. è stato elaborato originariamente dallo psicoterapeuta sistemico Maurizio Andolfi, e lo psicoanalista John Byng-hall ha descritto vari tipi di narrazioni autorappresentative della famiglia. Per es., esistono i semplici racconti o aneddoti familiari, cioè storie raccontate per divertimento, con un eroismo dei protagonisti spesso esagerato rispetto alla realtà; le fiabe o storie di copertura, sono episodi inventati e presentati come realtà e che servono per giustificare l’assenza di un familiare detenuto o malato di mente. Un evento negativo tenuto segreto o le fantasie a esso collegate non sono più distinguibili dal mito e determinano il comportamento della famiglia o di un membro della stessa. Nella classificazione di Byng-hall esistono poi i cosiddetti segreti familiari, ossia fatti e circostanze che vengono comunicati in privato con preghiera di non rivelarli, ma ognuno li trasmette a un altro componente della famiglia, e così diventano di dominio pubblico, legando però il confidente e l’ascoltatore in una coalizione nascosta; infine, le leggende familiari consistono in storie esagerate e molto pittoresche che vengono tramandate di generazione in generazione, per mezzo delle quali si trasmettono le regole morali e gli obblighi della vita familiare.