misura
misura [Der. del lat. mensura, dal part. pass. mensus di metiri "misurare"] [LSF] Il valore di una grandezza, espresso come rapporto tra la grandezza data e un'altra grandezza della stessa specie assunta come unità (unità di m.). Spesso il termine è usato, peraltro non propr., per indicare la misurazione, che è invece il procedimento mediante il quale si ottiene, come risultato, una m.: metodo di m., strumento di m., tecnica di m., ecc., in luogo di metodo di misurazione, ecc. ◆ [ALG] [ANM] Oltre che nel signif. elementare suddetto, il termine è usato, con particolari qualificazioni, per indicare generalizzazioni dell'operazione di integrazione in campi della matematica superiore: m. secondo Peano-Jordan, secondo Lebesgue, ecc., alcune delle quali sono ricordate più oltre, mentre per altre si rinvia al nome di qualificazione, e per il concetto generale di m. si rinvia a misura e integrazione. ◆ [PRB] M. aleatoria a valori interi: v. processi di punto: IV 598 e. ◆ [MTR] M. analogica: m. fisica ottenuta mediante uno strumento di misurazione analogico. ◆ [MTR] M. assoluta: ogni m. in sé e per sé, cioè che non sia una m. relativa (v. oltre). ◆ [ALG] M. che conta i punti: la somma delle m. di Dirac relative ai punti: v. misura e integrazione: IV 2 d. ◆ [ANM] M. concentrata, discreta, diffusa, completa, σ-finita: v. misura e integrazione: IV 2 c. ◆ [MCS] M. condizionale: v. caos: I 497 d. ◆ [ANM] M. definita da una densità: v. misura e integrazione: IV 4 e. ◆ [MTR] M. differenziale: lo stesso che m. relativa (v. oltre). ◆ [MTR] M. digitale: m. fisica ottenuta mediante uno strumento digitale di misurazione o numerico. ◆ [MTR] M. diretta e indiretta: v. misure fisiche: IV 46 d, e. ◆ [PRB] M. esterna e interna: (a) → Peano, Giuseppe: Misura secondo P.-Jordan; (b) v. modulazione di segnali: IV 80 b, c. ◆ [ANM] M. estranea: relativ. a un'altra m.: v. misura e integrazione: IV 2 f. ◆ [MTR] M. fisica: la m. di una grandezza fisica; è determinata con appropriati procedimenti (metodi di misurazione), in rapporto ai quali si parla di m. assoluta e relativa, m. diretta e indiretta, oppure con strumenti di misurazione, in rapporto alla natura dei quali si parla di m. analogica e m. digitale (o numerica): v. misure fisiche, anche per quanto riguarda le regole per eseguire calcoli con m. (questi sono resi complicati dal fatto che le m. non sono numeri ordinari ma sono numeri affetti da errore, cioè numeri approssimati: v. misura e integrazione: IV 51 a). ◆ [ANM] M. immagine: v. misura e integrazione: IV 5 a. ◆ [ANM] M. limitata: v. misura e integrazione: IV 2 f. ◆ [PRB] M. media: v. processi di punto: IV 600 a. ◆ [ANM] M. negativa e positiva: v. misura e integrazione: IV 2 f. ◆ [ANM] M. non necessariamente positiva: v. misura e integrazione: IV 2 f. ◆ [PRB] M. normale, regolare: v. probabilità classica: IV 580 d, e. ◆ [ANM] M. prodotto: v. misura e integrazione: IV 5 b. ◆ [MTR] M. relativa: il rapporto tra la m. di una certa grandezza fisica e una m. di questa scelta come riferimento; per es., la massa volumica di una data sostanza divisa per quella dell'acqua a 4 °C, avendosi allora la densità relativa (all'acqua). ◆ [FAF] M. spettrale: v. logica quantistica: III 487 d. ◆ [ANM] M. standard e non standard: v. analisi non standard: I 146 f. ◆ [MCS] M. stazionaria: v. meccanica statistica: III 728 a. ◆ [ALG] [ANM] Teoria della m.: comprende sia l'analisi dei procedimenti per calcolare m. geometriche (teoria geometrica della m.), cioè lunghezze, aree, volumi e angoli di figure geometriche nello spazio ordinario, basata essenzialmente sul calcolo integrale, sia la formalizzazione del concetto di m., fondata sulla teoria degli insiemi e sulle sue applicazioni a insiemi di punti su una retta, un piano, ecc. nello spazio ordinario oppure a più di tre dimensioni: v. misura e integrazione. ◆ [ANM] Teoria geometrica della m.: v. variazioni, calcolo delle: VI 469 a.