misericordina
(Misercordina), s. f. Confezione di oggetti di culto della Divina Misericordia fatta distribuire da papa Francesco in Piazza San Pietro nel 2013 e nel 2016.
• L’iniziativa, analoga a quella della distribuzione delle «misericordine» il 17 novembre 2013, viene realizzata dall’Elemosineria apostolica, con la collaborazione di numerosi volontari. (Osservatore romano, 5 aprile 2014, p. 5) • Prima di congedarsi, infine, Francesco fa distribuire da senzatetto, profughi e religiosi, le scatole della «Misericordina», medicina spirituale che esordì a San Pietro nel 2013. «Lo abbiamo fatto una volta ‒ ha scherzato ‒ ma oggi è “Misericordina-plus”». (M. R. T., Piccolo, 22 febbraio 2016, p. 6) • Appena terminata la preghiera mariana è partita la distribuzione. Successivamente ai 300 bisognosi che ne sono stati protagonisti, sono stati consegnati, da parte di papa Francesco, un tramezzino e una bevanda. Non è la prima volta che i poveri vengono coinvolti in tali iniziative. Il 17 novembre 2013 distribuirono in piazza san Pietro anche la cosiddetta «Misericordina», una scatola confezionata come una vera e propria medicina, ma per l’anima. La stessa cosa avvenne il 21 febbraio 2016, durante il Giubileo. (M[immo] Mu[olo], Avvenire, 7 gennaio 2017, p. 6, Primo piano).
- Derivato dal s. f. misericordia con l’aggiunta del suffisso -ina.
- Già attestato nella Repubblica del 18 novembre 2013, p. 19 (Paolo Rodari).
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