MĪRKHWĀND
. Storico persiano, il cui nome esatto è Muḥammad ibn Khāwandshāh ibn Maḥmūd, nato a Balkh nel 1443 e morto nel 1498. Visse per lo più a Harāh dove ebbe il favore del noto letterato e uomo di stato Mīr ‛Alī Shīr, ministro dell'ultimo tīmūride di Persia Ḥusain.
A Harāh appunto egli compose in persiano la storia universale cui deve la fama intitolata Rawḍat, aṣṣafā' fī sīrat al-auliyā' wa-l- mulūk wa l-khulafā' ("Puro giardino, sulla vita dei Profeti, dei re e dei califfi", spesso litografato in Oriente, p. es., Teheran 1852-56): questa compilazione, assolutamente acritica e stesa in uno stile ampolloso e retorico, ha goduto di grandissimo favore in Persia ed è stata anche sopravvalutata dagli orientalisti europei del secolo scorso, che ne stamparono varî estratti, sino a che non furono accessibili le fonti più antiche della storia musulmana e premusulmana della Persia, che per buona parte hanno tolto valore a questa tarda compilazione. Solamente nelle sue ultime sezioni, forse non tutte dovute a M. stesso, e dedicate alla storia dei Tīmūridi, l'opera ha qualche importanza come cronaca contemporanea o comunque vicina agli eventi narrati.
Bibl.: Per la bibliografia degli estratti e traduzioni europee e per quella critico-biografica su M., v. H. Ethé, in Grundriss d. iranischen Philologie, II, Strasburgo 1904, p. 356, e Encycl. Brit., 10ª ed., s. v.; E. G. Browne, History of Persian Liter. under Tartar Dominion, Cambridge 1920, pp. 431-433.