Freni, Mirella
Soprano, nata a Modena il 27 febbraio 1935. Dopo gli studi sotto la guida di L. Bertazzoni ed E. Campogalliani ha debuttato nel 1955 al Teatro comunale di Modena nel ruolo di Micaela nella Carmen di G. Bizet; nello stesso anno ha sposato il pianista e direttore d'orchestra L. Magiera. Dopo aver vinto importanti concorsi internazionali, tra cui il G.B. Viotti di Vercelli (1958), si è imposta sulle scene italiane ed europee in alcuni ruoli mozartiani (Zerlina in Don Giovanni, Susanna ne Le nozze di Figaro) e lirici (Nannetta nel Falstaff di G. Verdi, Adina ne L'elisir d'amore di G. Donizetti, Marguerite nel Faust di Ch. Gounod), dedicandosi contemporaneamente anche al repertorio barocco (Griselda di A. Scarlatti, Serse di G.F. Händel). Nel 1957 a Modena ha interpretato per la prima volta la parte di Mimì ne La Bohème di G. Puccini, ruolo del quale è considerata un'interprete ideale; con Bohème la F. si è imposta nel 1963 alla Scala in una celebre edizione curata da F. Zeffirelli e diretta da H. von Karajan, ripresa con esiti trionfali a Mosca, Chicago, New York.
Alla Scala la F. si è anche presentata in grandi ruoli verdiani (Violetta ne La traviata, 1964; Amelia in Simon Boccanegra, 1971, con la regia di G. Strehler e la direzione di C. Abbado; Desdemona in Otello; Elisabetta di Valois in Don Carlos), belliniani (Elvira ne I puritani), e ancora pucciniani (Liù in Turandot). Ospite acclamata sulle scene di Vienna, Parigi, Berlino, Londra, Monaco di Baviera, il soprano modenese ha svolto un'intensa attività anche negli Stati Uniti: ha cantato a Chicago, San Francisco, Boston e soprattutto a New York, dove ha debuttato nel 1965 al Metropolitan come Juliette nel Roméo et Juliette di Gounod.
Pur riprendendo e ampliando il suo repertorio mozartiano (ancora Susanna nel restaurato teatro di Versailles nel 1973, e la Contessa, sempre ne Le nozze di Figaro, alla Scala l'anno seguente), a partire dagli anni Settanta la F. si è orientata verso ruoli più drammatici. Nel 1979 ha cantato Aida al festival di Salisburgo sotto la guida di Karajan, intensificando successivamente le interpretazioni verdiane e pucciniane e introducendo con molta oculatezza alcuni nuovi ruoli, quali quello di Tatjana in Evgenij Onegin (1984) e Lisa ne La dama di picche (1990) di P.I. Čajkovskij, Adriana Lecouvreur (1985) di F. Cilea, Fedora (1994) e Madame Sans-Gêne (1997) di U. Giordano. Dal 1981 è sposata con il basso N. Ghiaurov.
L'intelligenza interpretativa, unita a una tecnica solida e alla proficua collaborazione con grandi direttori quali Karajan (incisione de La Bohème, Aida, Don Carlos), C. Kleiber, C. Abbado, ha permesso alla F. di sfruttare al meglio le qualità di una voce purissima, dal timbro caldo ed espressivo. Le sue interpretazioni, prive di eccessi e attente alla partitura, emergono per la morbidezza e la duttilità di emissione e per l'intensità e spontaneità della recitazione.
bibliografia
A. Chédorge, Mirella Freni, Paris 1979.
L. Magiera, Mirella Freni. Metodo e mito, Milano 1990.
S. Camerini, M. Ragusa, L'opera in Italia, Bologna 1991, pp. 8-18.