MIRA (probabilmente dal nome di Mira, città della Licia, patria di S. Nicola, a cui una chiesa era qui anticamente dedicata; A. T., 22-23)
Località della provincia di Venezia, 25,5 km. da questa città, allungata ai due lati del naviglio di Brenta, 6 m. s. m., suddivisa nelle tre contrade di Mira Porte, Mira Ponte e Mira Taglio, che ricordano la chiusa, il ponte e il taglio della Brenta e vengono attraversate dalla linea tramviaria Padova-Fusina. Il comune, dopo che la frazione di Malcontenta è stata aggregata a Venezia (luglio 1926), ha una superficie di 98,9 kmq. e una popolazione di 19.596 ab. (1931; 16.796 ab. nel 1921, di cui 4265 a Mira, gli altri per la massima parte nelle frazioni di Oriago, Marano, Gambarare e Borbiago). Oltre un decimo della popolazione trova impiego nell'industria: nota la fabbrica di candele e saponi.
Monumenti. - È ricca di bei palazzi e ville dei secoli XVI-XVIII. Notevoli il palazzo Boldrin, del principio del sec. XVIII, le ville Busetto e Pasquali, quelle Barozzi e Paolucci, con affreschi di maniera tiepolesca, l'imponente palazzo dei Leoni, costruito da Federico Contarini (1558), con un magnifico parco, l'ex-palazzo Foscarini (sec. XVII), ora ufficio postale, le ville Varisco e Bianchini del sec. XVII, i due ampî porticati (seconda metà del sec. XVII) del palazzo Valmarana, e la villa Widmann (1719), che arieggia l'architettura francese e contiene begli affreschi tiepoleschi.