miopia
Vizio di rifrazione dell’occhio, dovuto ad abnorme curvatura della cornea o del cristallino o allungamento dell’asse anteroposteriore dell’occhio, per cui i raggi luminosi provenienti da oggetti a grande distanza vanno a fuoco su un piano anteriore alla retina, sulla quale invece si formano immagini sfocate e diffuse. La m. può essere: assiale (da prevalente allungamento del bulbo oculare); di curvatura (eccessiva curvatura della cornea o del cristallino); di indice (aumentato indice di rifrazione del cristallino). La m. si misura in diottrie, commisurandola alla convergenza delle lenti correttive. Clinicamente la m. si considera leggera fino a circa 3 diottrie, media fino a 6 diottrie, forte se superiore a 6 diottrie. La correzione della m. si attua di solito mediante lenti correttive negative. In casi particolari si può ricorrere alla terapia chirurgica sulla cornea (cheratotomia radiale, rimodellamento mediante laser a eccimeri, ecc.).