miniospedale
(mini-ospedale), s. m. Ospedale con un numero limitato di posti letto.
• Proprio mentre la spending review si abbatte sui mini-ospedali, ecco riemergere prepotente il caso del polo medico di Palazzo Chigi, la cosiddetta «struttura del medico competente». (Francesco Specchia, Libero, 8 luglio 2012, p. 9, Primo Piano) • La Regione dà il via libera a quattro mini-ospedali per i cronici. Oggi la giunta approverà la nascita dei primi Pot, i Presidi ospedalieri territoriali, strutture simili alle Case della salute toscane, in cui curare i malati cronici o i pazienti che sono stati dimessi da un ospedale poiché non più in fase «acuta». Ma che hanno ancora bisogno di essere monitorati. L’operazione partirà a settembre, con la riconversione (a costo zero) di quattro centri. (Alessandra Corica, Repubblica, 18 luglio 2014, Milano, p. VI) • Il resto [del vecchio bunker nell’Ahr] è un dedalo di tunnel illuminati a giorno che ‒ all’epoca ‒ era lungo 17 chilometri. C’era uno studio per registrare messaggi audio e video da mandare alla nazione, un miniospedale, un dentista con un’attrezzatura da sadico e un parrucchiere con poltrone alla moda che anche a detta della guida ‒ Annelore Walz ‒ pare un lusso non necessario. (Roberto Scarcella, Secolo XIX, 13 marzo 2017, p. 6, Italia Mondo).
- Composto dal confisso mini- aggiunto al s. m. ospedale.
- Già attestato nella Stampa del 4 febbraio 1983, p. 1, Prima pagina, nella variante grafica mini-ospedale.