minibond
(mini-bond), s. m. inv. Titolo obbligazionario emesso da piccole e medie imprese non quotate in Borsa.
• Tre gli obiettivi del fondo: innovazione, internazionalizzazione e rilancio delle aree di crisi. Si va dai mini-bond per le piccole e medie imprese (ovvero l’apertura al mercato dei capitali per le aziende non quotate) al credito d’imposta del 35% con un limite pari a 200mila euro a impresa per chi assume personale qualificato. (Raffaella Cascioli, Europa, 16 giugno 2012, p. 2, Primo Piano) • L’intero menu delle proposte, spiega [Vincenzo] Boccia, permetterebbe, utilizzando anche i fondi strutturali europei, di attivare risorse per oltre 185 miliardi nel triennio 2014-2016, con effetti consistenti sul Pil. «È un intervento organico e massivo», continua. Affronta tutti gli aspetti, dai pagamenti della Pa, al ruolo dei Confidi, [...] E poi i minibond, le cartolarizzazioni, l’approdo in Borsa, con il progetto Elite. (Nino Amadore e Nicoletta Picchio, Sole 24 Ore, 29 giugno 2014, p. 13, Impresa & territori) • Punta a diventare un sistema produttivo 4.0, cercando di accelerare ‒ attraverso un forte impulso alla digitalizzazione dei processi ‒ la lenta risalita dalla crisi. Per farlo, il mondo imprenditoriale del Varesotto conta di stimolare investimenti, da qui al 2020, per oltre trecento milioni di euro, anche attraverso nuove forme di finanza d’impresa, come minibond e bond di distretto. (Maria Teresa Antognazza, Avvenire, 8 marzo 2017, Milano & Lombardia, p. III).
- Composto dal confisso mini- aggiunto al s. ingl. bond ‘obbligazione’.
- Già attestato nella Stampa del 2 febbraio 2004, Tuttosoldi, p. 18 (Federico Monga).