MINCIO (lat. Mincius; A. T., 24-25-26)
Importante fiume affluente di sinistra del Po, emissario del Lago di Garda, dal quale esce presso Peschiera. Attraversa dapprima, per circa 14 km., la serie delle arcuate colline dell'anfiteatro morenico a sud del Benaco toccando Salionze, Monzambano, Borghetto-Valeggio, ed entra quindi nella bassa e spesso acquitrinosa pianura, segnando il limite naturale tra la Lombardia e il Veneto, fatto questo che diede al Mincio, nel passato, una grande importanza militare. Il corso del fiume si svolge, in un primo tratto, tortuoso in direzione da nord a sud passando per Pozzuolo, Goito e Borgo delle Grazie, ove, assunta una direzione verso E., scorrendo tardo, flessuoso e profondo, si apre in tre larghi bacini, i quali formano un arco dello sviluppo totale di km. 11, che limita a nord-ovest e a est la città di Mantova. Questi tre laghi detti Superiore, di Mezzo e Inferiore, si fanno, per la loro formazione, risalire al sec. XI; ciò è però messo in dubbio.
Come sicuro si può credere che il Lago Superiore si sia formato o almeno sia stato ingrandito, dopo che, nel 1198, i Mantovani costruirono le grandi dighe attraverso al Mincio; mentre i Laghi di Mezzo e Inferiore presero l'attuale aspetto in seguito alla costruzione della chiusa di Governolo (sec. XIII), la quale fu più tardi ricostruita nel 1394, e, nel 1848, sostituita da quella di Piètole. Si può credere anche, dai cenni di Livio e di Virgilio, che, in tempi antichi, in questo tratto il Mincio avesse una lenta corrente e si allargasse in paludi fitte di canneti, sì che l'uomo non avrebbe fatto altro che sistemare a proprio vantaggio l'opera della natura stessa.
I dati morfometrici di questi laghi sono i seguenti: Lago Superiore, alt. 19 m. s. m., prof. m. 8,50, area kmq. 4,46; Lago di Mezzo, alt. 15 m. s. m., prof. m. 3,8, area chilometri quadrati 2,72; Lago Inferiore (o Lago di Sotto) alt. 15 m. s. m., prof. m. 4,10, area kmq. 1,69.
Uscito dal Lago Inferiore, il Mincio prende la direzione di NO.- SE., passa presso Governolo e si getta nel Po, dopo un corso totale, da Peschiera, di 66 chilometri.
Si usa considerare come corso superiore del Mincio il fiume Sarca, immissario del Lago di Garda. Il Sarca (secondo l'uso locale la Sarca) è formato da parecchi rami, dei quali il più importante (Sarca di Genova) nasce dal Lago Scuro sotto al M. Castelluccio nel massiccio dell'Adamello, a 2500 m. di altitudine, e percorre una serie di valli, formate da solchi, che s'incontrano ad angolo retto (la valle di Genova, la valle Rendena, la valle di Stenico, la valle d'Arco) e che spesso si restringono in gole anguste, e si va a gettare nel Benaco poco discosto da Riva. In tal modo il Mincio, unito al Sarca, assume una lunghezza totale di 194 km., e ha un bacino idrografico di 2859 kmq.
Il Mincio presenta, specie nel suo corso dopo il Garda, un regime regolare, per effetto dello stesso lago che funziona da bacino regolatore; più irregolare è il Sarca, il cui regime è quello caratteristico dei torrenti alpini, con piene estive.
La portata massima del Mincio, presso la foce, è di mc. 150, la minima di 30 mc. Per 30 km., da Mantova al Po, è navigabile a natanti di modesto tonnellaggio, onde Mantova possiede un piccolo porto fluviale.