MINAS GERAES (A. T., 155-156)
GERAES Stato dell'altipiano centrale del Brasile, compreso tra quelli di Bahia, di Espirito Santo e di Rio de Janeiro a E., di San Paolo a S., del Matto Grosso e del Goyaz a O., e ancora di Bahia a N. È una delle più importanti unità della Confederazione Brasiliana, benché il suo sviluppo sia di data recente, giacché solo verso la fine del sec. XVII e nei primi anni del XVIII la scoperta dell'oro e dei diamanti attrasse le popolazioni dei nuclei coloniali costieri verso l'interno, furono appunto i bandeirantes che in quel torno di tempo da San Paolo, superata la Serra da Mantiqueira, si avanzarono arditamente nel territorio che al di là della catena sopraddetta si dispiega in un complesso altipiano profondamente inciso dai fiumi che vi hanno origine e che vi svolgono buona parte del loro corso, in particolare i rami sorgentiferi del Rio Paraná e l'alto corso del Rio S. Francisco. I numerosi giacimenti minerarî di oro, di ferro e di pietre preziose hanno dato il nome allo stato, che è anche adesso uno dei più fiorenti del Brasile.
Il territorio del Minas Geraes comprende anzitutto la valle del San Francisco dalle sorgenti fino a Carinhanha, alla confluenza nel S. Francisco del fiume omonimo, a 14° di lat. S. La valle del San Francisco è limitata a O. dalle catene del cosiddetto Sistema Centrale che hanno il loro centro nella Serra dos Pireneos e che formano lo spartiacque tra i bacini del Rio S. Francisco e del Rio Paraná a S. del 16° parallelo e tra quelli del San Francisco e del Tocantins a N. Invece a oriente il limite è segnato dalla Serra do Espinhaço, serie di alture ad andamento tabulare che separano dalla valle stessa i bacini superiori del Rio Doce, del Mucurí, del Jequitianhonha e del Rio Pardo. Verso S. il Minas Geraes si estende su gran parte della Serra da Mantiqueira e della regione accidentata posta tra questa, la Serra dos Aimorés e la valle del Rio Parahyba do Sul e dei suoi affluenti. Appartengono al Minas anche le valli del Rio Verde e del Rio Grande, il quale anzi segna il confine con lo stato di San Paolo a O. del 46° meridiano fino alla confluenza col Parahyba sul 20° parallelo. Appunto tra il Rio Grande e il Rio Parahyba si protende verso occidente, fino al confine del Matto Grosso, un'appendice nota sotto il nome di Triangulo Mineiro, un territorio in cui recentemente si sono sviluppate le colture e che per la sua posizione intermedia fra i territorî intensamente coltivati di S. Paolo e quelli quasi desertici del Goyaz e del Matto Grosso, ha acquistato in questi ultimi tempi un'importanza notevolissima.
Il Rio S. Francisco corre parallelamente alla costa atlantica da SO. a NE. ed è limitato dalle alte terre sopra ricordate che mostrano una costituzione geologica assai particolare. Si tratta di rilievi che differiscono completamente dalle catene montuose di tipo alpino; in generale le terre più elevate non sono che i resti degli strati superficiali dell'altipiano rimasti in posto mentre l'erosione esterna li incideva e li distruggeva nel resto della regione. Rocce cristalline arcaiche come graniti, gneiss e micascisti si accompagnano a una serie molto antica, forse precambrica, di scisti argillosi e quarziti profondamente metamorfizzati, la cosiddetta serie di Minas, e a formazioni più recenti, prevalentemente di arenarie. Sull'altipiano si elevano alcuni picchi bene individuati come l'Itacolumite, il Cerro Frio e altri. Anche maggiore varietà presentano i territorî meridionali dello stato, compresi tra il bacino del Rio Grande e l'alta valle del San Francisco (Serra dos Vertentes, Serra da Canastra e Matta da Corda). Tutte queste formazioni geologiche sono enormemente ricche di minerali di ferro, particolarmente di arenarie ferrifere note col nome di itabiriti, ma ricchissime di ferro sono anche le ganghe, conglomerati provenienti dalla disgregazione delle itabiriti. Invece verso oriente, davanti alla Serra da Mantiqueira e alle sue continuazioni settentrionali, il terreno è prevalentemente costituito da rocce cristalline, granitiche e gneissiche, ma l'abbondante piovosità ha consentito ai fiumi di incidere profondamente il terreno e di formarvi una rete idrografica assai fitta e complicata, cosicché il paese vi si presenta molto accidentato e ricco di suolo fertile. Gneiss e micascisti si trovano nel bacino del Rio Grande e in quelli del Paraopeba e del Velhas, affluenti del Rio S. Francisco, ma a occidente di quest'ultimo fiume il terreno cambia natura e vi prevalgono tavolati di scisti argillosi, di calcari e di arenarie.
Il clima non è uniforme in tutta la vasta regione e ciò in dipendenza anche della latitudine, per quanto l'altitudine attenui anche verso N. la temperatura tropicale. In complesso il territorio è di clima semiumido continentale (v. brasile), con una temperatura media annua di circa 20°, con una stagione più calda dall'ottobre al febbraio e una più fredda dal marzo al settembre. La piovosità, che è piuttosto elevata, raggiunge i 1500 mm. a Bello Horizonte, e in altre località supera i due metri. In generale le piogge cadono dall'ottobre al marzo, cioè durante l'estate australe, e il minimo della piovosità corrisponde ai mesi più freschi dell'inverno. Però nella porzione settentrionale dello stato, lungo il S. Francisco, si inizia il dominio del clima equatoriale semiarido, con temperature piuttosto elevate e piovosità assai scarsa, mentre la zona che si estende a SE. verso i confini dello stato di Rio de Janeiro e di Espirito Santo, ha clima semiumido di altitudine, con una media annua inferiore ai 20° di temperatura e una piovosità più abbondante nel periodo da ottobre a marzo; in questa zona, come nel territorio contermine di San Paolo, temperatura e piovosità favoriscono la coltivazione del caffè che anche per il Minas assume particolare importanza.
La vegetazione, date le differenze e la varietà di altitudine, di piovosità, di clima, è assai varia. Nelle valli del Rio Doce e del Rio Parahyba do Sul e dei suoi affluenti, predomina la foresta tropicale, qua e là distrutta dal disboscamento, ma tuttavia ancora assai estesa. Foreste piuttosto vaste si trovano anche sui versanti orientali della Serra do Espinhaço e negli alti bacini del Rio Iequitinhonha e del Rio das Contas. Nelle valli del Rio S. Francisco e del Rio Grande, prevalgono invece estesi campos che sono interrotti nelle zone più basse e più ricche di terreno vegetale da boschi detti capões, e sostituiti a nord del 2o° parallelo dai cerrados e dalle caatingas con la caratteristica vegetazione xerofila del clima semiarido.
Dal punto di vista agricolo il Minas può essere diviso in varie regioni naturali. La zona del centro, che comprende le regioni dell'altipiano a nord di Barbacena, è un paese montagnoso con terreni formati dalla disgregazione delle rocce antiche e nel quale le colture più importanti sono quelle dei cereali e delle leguminose cui si aggiunge la coltivazione dello zucchero, riso, cotone, tabacco; l'allevamento del bestiame vi è praticato su larga scala e insieme l'industria dei latticinî. La sezione sudorientale, nota sotto il nome di zona da matta, è in parte occupata da foreste vergini, ma accoglie anche coltivazioni, su larga scala, di fagioli, di riso e di caffè; l'economia agricola vi è particolarmente favorita dalla possibilità di mandare a Rio de Janeiro i prodotti esuberanti per mezzo delle linee della ferrovia Leopoldina. La zona del sud, tra la Mantiqueira e il Rio Grande, possiede grandi distese di terra rossa adatta alla coltura del caffè e campos propizî all'allevamento del bestiame. La parte orientale tra l'alto Rio Doce e la Serra dos Aimorés è di più recente colonizzazione, per quanto vi si trovino municipi assai importanti e popolosi come quello di Teophilo Ottoni; foreste assai dense, cerrados e capõeiras si alternano a zone coltivate a caffè e a tabacco. Il Triangulo Mineiro col suo clima temperato e con l'abbondanza dei suoi corsi d'acqua si presta alle colture del riso e della canna da zucchero, ma possiede anche vasti campos che sono la stazione di sosta obbligata per le mandrie (boiadas) che il Matto Grosso e il Goyaz avviano verso gli stabilimenti di preparazione delle carni congelate di Barretos e verso i mercati di S. Paolo e di Rio de Janeiro. Infine a occidente del S. Francisco e specialmente nel bacino del Rio Taracatú predominano magnifici campos adatti all'allevamento del bestiame, mentre verso nord si trova il cosiddetto sertão, dove il clima semiarido limita l'attività agricola. Le coltivazioni in generale sono quindi concentrate nella zona del centro, del sud e in quella da matta, mentre nelle altre zone il reddito maggiore è fornito dall'allevamento del bestiame.
La popolazione del Minas Geraes, che secondo il censimento del 1° settembre 1920 raggiungeva i 5.888.104 ab. con una densità di 10,2 ab. per kmq., ed era di 7.442.343 ab. (densità 12,9) secondo la valutazione del 1931, risente della mescolanza di razze prodottasi all'inizio della colonizzazione, giacché da tutte le parti del Brasile vi accorsero individui attirati dalla scoperta delle miniere d'oro e di diamanti.
Vi sono infatti assai numerosi i mulatti e i rappresentanti degl'incroci delle razze bianca, negra e indigena, e numerosi sono anche i Negri.
Lo stato comprende 178 municipî con 789 distretti; la capitale è Bello Horizonte (135.000 ab.). Altra città importante è Juiz de Fora (70.000 ab.); hanno importanza mineraria e alle miniere debbono il loro sorgere e il loro sviluppo Diamantina, Montes Claros e Minas Novas, e sono essenzialmente centri agricoli Teophilo Ottoni, già ricordato, Pouso Alegre al centro della zona meridionale e Uberaba, la città più importante del Triangulo Mineiro, situata sulla ferrovia che da S. Paolo va al Goyaz.
L'industria mineraria che era predominante nel sec. XVIII e in gran parte del sec. XIX è ora in decadenza, pur possedendo lo stato le maggiori miniere aurifere, come quella di Morro Velho; nell'economia prevale ora l'industria agricola e pastorale e i prodotti più largamente esportati sono il caffè, il tabacco, il cotone, il mais, il riso e i fagioli.
Secondo il censimento agricolo del 1920, nel Minas Geraes vi erano 115.655 aziende agrarie con una superficie di 27 milioni di ettari, pari al 46% della superficie territoriale; nello stesso anno vennero censiti oltre 7 milioni di bovini costituenti il 21% del patrimonio di tutto il Brasile, oltre un milione di equini e cinque milioni di suini. Il valore complessivo della produzione nello stesso anno fu computata a oltre un milione di contos, pari a 1/5 della produzione totale della Confederazione: la produzione agricola rappresentava circa 850 mila contos, mentre quella animale raggiungeva appena i 180 mila contos. I prodotti in quell'anno ascesero a circa 2 milioni di quintali di riso, 12 milioni di quintali di mais, un milione e mezzo di quintali di fagioli, 2 milioni di quintali di manioca, 28 milioni di quintali di canna da zucchero e due milioni e mezzo di quintali di caffè. Nelle esportazioni il caffè tiene il primo posto, seguito dai prodotti animali (carni congelate e bovini vivi, latte, burro e formaggi).
Nei riguardi dell'istruzione pubblica, scuole comunali esistono in tutto il paese con un complesso di 5300 scuole e circa 7000 classi frequentate nel 1926 da 819.000 scolari; l'insegnamento secondario è fornito dai licei di Bello Horizonte, Ouro Preto e Juiz de Fora, mentre all'insegnamento superiore provvedono la facoltà di diritto e le scuole superiori di farmacia, di agricoltura, di veterinaria e di ingegneria di Bello Horizonte, la scuola superiore d'ingegneria mineraria e la scuola di farmacia di Ouro Preto e le facoltà universitarie per le stesse materie di Juiz de Fora; tutte le città dello stato posseggono anche scuole professionali assai importanti.
Le comunicazioni ferroviarie sono abbastanza notevolmente sviluppate, con un totale di 7568 chilometri; la rete di strade ordinarie raggiunge 9000 chilometri, mentre i fiumi che attraversano il territorio dello stato sono in parte percorsi da servizî regolari di navigazione.