MINAMOTO (sino-giapponese: Gen.; si dice anche Gen-ji, corrispondente al giapp. Minamoto-uji, il clan dei M.)
Nome comune a un gran numero di famiglie giapponesi, aventi, per capostipiti, figli e nipoti di imperatori. Durante i secoli IX e X, poiché, per effetto specialmente della poligamia, i principi imperiali crescevano continuamente di numero gravando in modo eccessivo sul bilancio, l'imperatore Saga, per primo, diede il nome M. ai suoi figli, dal settimo in poi. Successivamente, altri sovrani seguirono il suo esempio e si ebbero così varî M. distinti, nella storia, col nome dell'imperatore da cui discendono: Saga-Genji, Seiwa-Genji, Uda-Genji, Murakami-Genji, ecc. Più tardi, divenuti troppo numerosi, i M. aggiunsero, al patronimico, un nome speciale (di solito quello del distretto o villaggio di residenza: Ashikaga, Tokugawa, Matsudaira, Nitta, Kitabatake, ecc.). Qualcuno di questi rami restò a corte a far parte della nobiltà (kuge); altri, invece, ebbero il governo delle provincie e costituirono la casta militare che, più tardi, usurperà il potere imperiale. Il ramo più importante è il Seiwa-Genji, che ha per capostipite il principe Sadazumi (874-916), figlio dell'imperatore Seiwa, e che diede origine alle tre grandi famiglie shogunali: Minamoto, Ashikaga, e Tokugawa (v. giappone: Storia).