MINA
. Unità ponderale usata presso i popoli del bacino del Mediterraneo orientale.
Presso i Babilonesi la mina leggiera pesa gr. 502,2, corrisponde a 1/60 di talento di kg. 30,13, e si divide in 60 sicli di gr. 8,37. La mina pesante è doppia di quella leggiera. Accanto a questa mina esistono mine locali di peso diverso. Presso gli Ebrei nell'età ellenistica le mine in uso sono analoghe a quelle alessandrine. Nell'età biblica, probabilmente accanto a mine locali, gli Ebrei si sono serviti di misure babilonese-assire ed egiziane. Presso gli Egizî la mina (men) è una misura di capacità che corrisponde al hin, e quindi a quella che i testi metrologici chiamano mina. Essa, almeno nell'età ellenistica, corrisponde a gr. 485,18 di 10 once romane e a 144 dramme neroniane. Nell'età romana molto spesso la mina in Egitto è di gr. 582,2, mentre la mina di 100 dramme attiche, gr. 436,6, e di 100 dramme alessandrine, gr. 362,8, sono pochissimo usate. Nell'età tolemaica in Egitto erano anche usate numerose altre mine che corrispondono a hin di capacità varia. In Grecia la mina attica di gr. 436,6, equivalente a 100 dramme attiche e a 1/60 di talento euboico, serve di base al sistema ponderale greco. Accanto a essa troviamo una mina ἐμπορική di 150 dramme (gr. 654,9) e una, incerta, di 138 dramme attiche (gr. 602,5) e una mina ἀγοραία, che non sappiamo se s'identifichi con quella ἐμπορική. Accanto alla mina di gr. 436,6 e esistita in Atene, in tempi remoti, una mina pesante doppia della prima. La mina attica, nei paesi di moneta dorica, è equiparata a 70 dramme eginetiche di gr. 6,22. La mina euboica era in uso in Attica prima del tempo di Solone, che sembra v'introducesse la divisione delle mine in 100 dramme, mentre precedentemente le dramme usate sarebbero state quelle eginetiche.