Puparo e cantastorie italiano (n. Gela 1948). Figlio del puparo girovago Giacomo (1917 - 1985), ha proseguito fin dall'infanzia l'attività di famiglia, distaccandosi tuttavia dal padre nel 1967 per dirigere un teatrino dei pupi a Parigi e per alcune esperienze nel campo televisivo e cinematografico a Roma. Tornato in Sicilia, divenne allievo dell'ultimo cantastorie siciliano, Peppino Celano (1903-1973), di cui raccolse l'eredità riunendone e registrandone i "cunti". Nel 1977 ha fondato, con la collaborazione di Elisa Puleo (n. 1959) e successivamente del figlio Giacomo (n. 1982), l'Associazione figli d'arte Cuticchio. Pur ricollegandosi alla tradizione dell'opera dei pupi, C. ha maturato uno stile originale di sperimentazione, innestando sull'antico racconto popolare dell'epopea dei paladini (La pazzia di Orlando, 1977; Avventure di Orlandino, 1990) vicende ispirate liberamente alla Bibbia, all'universo mitologico, favolistico e letterario (L'urlo del mostro, 1993; L'Iliade, 1996; Terribile e spaventosa storia del Principe di Venosa e della bella Maria, 1999; Storia di Manon Lescaut e del cavaliere des Grieux, 1999; Macbeth, 2001; La rotta di Moby Dick, 2003; Alla ricerca di Troia, 2004; La riscoperta di Troia, 2007; Tra i sentieri dei Ventimiglia, 2016). Nel 1997 ha aperto a Palermo una scuola di tecniche tradizionali di costruzione e manovra dei pupi. In anni più recenti è stato interprete di alcune pellicole cinematografiche, tra cui occorre citare Prove per una tragedia siciliana (2009) e Terraferma (2011). Nel 2017 il puparo ha pubblicato il testo Alle armi, cavalieri! Le storie dei paladini di Francia, in cui sono raccolte 107 storie del ciclo epico, mentre sono del 2019 Siamo Palermo, frutto della collaborazione con S. Agnello Hornby, e del 2020 Ossatura. Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni: marionette e danza in Nudità.